Il 2023 ha segnato un anno record per Rete Ferroviaria Italiana che ha realizzato investimenti infrastrutturali per 7.550 milioni di euro complessivi, con un incremento di circa il 27% (pari a 1.620 milioni di euro) rispetto all’anno precedente. 

In particolare, sono stati realizzati investimenti per circa 3.208 milioni di euro in attività per il mantenimento in efficienza dell’infrastruttura e in  interventi diffusi sul territorio (di cui 529 milioni di euro per interventi a carattere tecnologico), mentre circa 4.342 milioni di euro, sono stati investiti nella realizzazione dei grandi progetti infrastrutturali con cui RFI è stata chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nella crescita sostenibile del Paese e del suo sistema di mobilità. Grandi interventi  infrastrutturali destinati innanzitutto a rendere il sistema di mobilità ferroviaria più connesso, intermodale, digitale, hi-tech e all’integrazione con i nodi di trasporto e nei grandi corridoi transnazionali europei, anche in attuazione del PNRR. Con particolare riferimento a quest’ultimo, nel 2023 RFI ha efficacemente impiegato i finanziamenti pubblici ad essa destinati conseguendo tutti gli obiettivi fissati relativi agli investimenti infrastrutturali finalizzati per lo sviluppo e il potenziamento della rete ferroviaria della Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”.

Questo in un contesto macroeconomico  che nell’anno ha confermato le dinamiche di forte instabilità iniziate nel 2022 a seguito dei fenomeni geopolitici tuttora in corso e che non ha comunque impedito a RFI di consegure un lusinghiero Risultato Netto pari a 196 milioni di euro sebbene in moderata diminuzione rispetto al 2022 (- 67 milioni di euro).  

In parallelo l’EBITDA, pari a 422 milioni di euro, ha registrato una leggera contrazione (- 99 milioni di euro, pari a circa -19%) rispetto allo scorso anno per il combinato effetto, da un lato, dell’incremento dei volumi di traffico a seguito della piena ripresa delle attività economiche e dei maggiori oneri interni capitalizzati connessi alle intense attività di investimento realizzate nel corso dell’esercizio e, dall’altro, del costo del lavoro in crescita in particolare per effetto di 4.600 nuove assunzioni, dei minori contributi da Stato a valere sul Contratto di Programma - parte Servizi e, da ultimo, dell’assenza di partite di natura straordinaria.

Rimane consolidato l’elevato livello di solidità finanziaria grazie a mezzi propri che risultano in linea con l’anno precedente e pari a circa 34 miliardi di euro.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI
  mln€ mln€ mln€  
  2023 2022 Variazione %
Ricavi operativi 2.866 3.233 (365) (11%)
Costi operativi (2.466) (2.712) 266 (10%)
Margine operativo lordo (EBITDA) 422 521 (99) (19%)
Risultato operativo (EBIT) 250 312 (62) (20%)
Risultato netto 196 263 (67) (25%)
  31.12.2023 31.12.2022 Variazione %
Capitale investito netto (CIN) 38.638 34.844 3.794 11%
Mezzi propri (MP) 34.120 34.094 26 0%
Posizione finanziaria netta (PFN) 4.518 750 3.768 n.s.
Investimenti dell'esercizio 7.550 5.930 1.620 27%
Flusso di cassa complessivo generato/assorbito nell'esercizio (1.443) 1.022 (2.465) n.s.
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
  2023 2022
EBITDA MARGIN (EBITDA/RICAVI OPERATIVI) 14,70% 16,10%
ROS (EBIT MARGIN) 8,72% 9,64%
COSTO DEL PERSONALE/RICAVI OPERATIVI 58,40% 46,03%

Capitale Sociale

31.528.425.067,00 euro (ultima variazione: 18.12.2018)

Bilanci di esercizio