In qualità di Gestore dell’infrastruttura, contribuiamo alla creazione di uno spazio ferroviario unico europeo mediante la realizzazione di progetti di potenziamento della rete rispettosi di norme tecniche e di sicurezza armonizzate a livello comunitario, essenziali per conseguire l'interoperabilità dei diversi sistemi ferroviari nazionali.
Partecipiamo a tutti i livelli (decisionali, gestionali e operativi) ad attività di cooperazione con gli altri gestori europei, in particolare lungo i corridoi merci ed i corridoi multimodali della rete TEN-T, per rafforzare la competitività della ferrovia rispetto alle altre modalità di trasporto e ponendo le basi per conseguire gli obiettivi europei di sostenibilità e di ripartizione modale al 2030 e 2050 stabiliti dal Libro Bianco 2011 e rafforzati dalla “Strategia per una modalità sostenibile e intelligente” del dicembre 2020.
Garantiamo un attento e continuo presidio di tutte le attività internazionali finalizzate ad aumentare la competitività del trasporto ferroviario nel rispetto della normativa comunitaria e nel quadro di costruttivi rapporti di collaborazione con gli altri gestori infrastrutturali europei su base bilaterale e multilaterale volti alla condivisione di processi e di sistemi IT.
La creazione di uno spazio ferroviario unico europeo richiede infatti un grande impegno da parte dei gestori infrastrutturali per garantire la realizzazione di un mercato ferroviario contendibile e una rete interoperabile e performante.
Il processo di liberalizzazione del settore ferroviario, iniziato nel 2001, si è realizzato nell’arco degli ultimi venti anni attraverso 4 pacchetti ferroviari e si è completato con l'orario di servizio 2021 con la piena apertura in Europa del trasporto passeggeri e merci nazionale ed internazionale. L’interoperabilità delle reti ferroviarie nazionali è pianificata al 2030 sulle linee appartenenti alla cosiddetta rete Core europea TEN-T mediante la piena implementazione degli standard prestazionali, tecnici e di sicurezza armonizzati a livello europeo.
All’interno delle reti trans-europee di trasporto (TEN-T), l’UE ha adottato un approccio per “Corridoio” con l’identificazione di 9 Core Network Corridors Europei al fine di sostenere la realizzazione coordinata tra i diversi Stati della Core Network (rete centrale) entro il 2030.
I Corridoi della Rete Centrale costituiscono lo strumento fondamentale per la realizzazione di un'unica area di trasporto europea multimodale e interoperabile. Le azioni per raggiungere tale obiettivo sono la rimozione dei colli di bottiglia del traffico e lo sviluppo di infrastrutture in grado di aumentare l’efficienza dei sistemi di trasporto e migliorare i servizi di mobilità e la loro accessibilità ai viaggiatori e alle merci.
I Corridoi Europei Merci costituiscono uno dei capisaldi più importanti della politica comunitaria volta alla creazione dello Spazio Ferroviario Unico e rappresentano la forma di cooperazione più avanzata e organizzata tra i Gestori Europei dell’infrastruttura ferroviaria.
I Corridoi Europei Merci sono stati istituiti dal regolamento EU/913/2010 con il fine di rendere competitivo il trasporto ferroviario merci internazionale.
In ambito internazionale, cooperiamo attivamente con altri gestori dell’infrastruttura europei, istituzioni europee e associazioni di categoria, quali il Forum Infrastruttura dell’Union Internationale des Chemins de Fer (UIC), RailNetEurope (RNE), CER (Community of European Railway) e PRIME (Platform of Rail Infrastructure Manager in Europe).
Nell’ambito dei programmi di finanziamento messi a disposizione dall’Unione Europea a sostegno delle politiche di coesione e di sviluppo infrastrutturale dei paesi dell’Unione, siamo titolari di risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - che rientrano nel Programma Operativo Nazionale Infratrutture e Reti (PON) e nei Programmi Operativi Regionali (POR) - e di risorse del Programma Connecting Europe Facilities (CEF). Inoltre, beneficiamo dei finanziamenti del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per la realizzazione di alcuni progetti strategici e dei finanziamenti del Piano di Azione e Coesione (PAC), complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali dell’Unione Europea.
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