progetto: ABDR - capogruppo Paolo Desideri

La Stazione dell’Alta Velocità di Roma Tiburtina, inaugurata nel 2011, fa parte di un ampio intervento urbanistico, frutto di un accordo tra Ferrovie dello Stato e Comune, finalizzato a riconnettere spazialmente e funzionalmente i due quartieri di Nomentano e Pietralata, da sempre separati dall’ampio tracciamento ferroviario.

La nuova stazione-ponte è concepita come una grande galleria sospesa sul fascio dei binari e si connette alla città tramite i due atrii urbani di Nomentano e Pietralata, ai quali si affida il compito di risolvere i flussi di traffico, i servizi intermodali e le utenze complesse dei contesti circostanti. Sono infatti presenti, in corrispondenza di ciascuno di essi, delle piazze pubbliche su più livelli, in grado di ricucire il tessuto ed i servizi distribuiti alle diverse quote. Ogni giorno vede passare circa 500 treni, 140 mila transiti giornalieri e 51 milioni di utenti l’anno. 

Lunga 350m, larga 60m e orientata secondo il sistema delle giaciture urbane preesistenti, la stazione-ponte è lo spazio da percorrere sia per accedere ai binari che per fruire dei servizi commerciali. Come un vero e proprio boulevard urbano, la galleria è destinata sia alla circolazione, collegata con scale mobili alle banchine sottostanti, che alle attività di servizio al viaggiatore e agli spazi commerciali. Otto grandi volumi sospesi, che ospitano i mezzanini di alcuni commerciali, vip lounge, e altri servizi, caratterizzano la spazialità interna della galleria e le facciate vetrate della stazione.

Nel complesso la stazione misura circa 32.000mq e si sviluppa su 5 livelli. Caratterizzata da scelte strutturali in grado di contrastare le criticità derivanti dalle vibrazioni trasmesse dal traffico ferroviario, si distingue anche per le soluzioni bioclimatiche previste.

Completano l’intervento, che ha nella stazione il suo epicentro, complessi immobiliari, centri direzionali, strutture turistico-ricettive e la creazione di aree a verde, attrezzate con servizi culturali e sociali.