Nella nostra strategia abbiamo assegnato alle nostre oltre duemila stazioni una rinnovata centralità, affinché possano esprimere appieno il potenziale di nodi trasportistici e poli di attrazione efficacemente integrati sia con le reti di mobilità urbana che con il contesto circostante. La sfida è quella di generare un effetto a catena che, partendo dalle stazioni, incoraggi gli investimenti, fornisca nuovi servizi ai viaggiatori e più in generale ai cittadini, migliori la qualità della mobilità e della vita nel quartiere e nelle aree circostanti.

La nostra nuova visione per le stazioni mette al centro i bisogni delle persone, riorganizza gli spazi esterni ampliando le superfici a favore della pedonalità, rimuovendo gli ostacoli fissi, rendendo i percorsi più fluidi, razionalizzando l’attestamento dei servizi di adduzione in una logica di priorità tesa a rendere efficiente lo spostamento door to door e a minimizzare nel contempo l’uso dell’auto privata.

L’obiettivo è rendere le stazioni - sia all’interno che all’esterno - più friendly, sicure e piacevoli incrementando il livello di connettività col trasporto pubblico locale, la sharing mobility e la mobilità ciclabile e pedonale, migliorando l’accessibilità attraverso un design inclusivo e senza barriere, potenziando l’infomobilità e il wayfinding.

La stazione aumenta così la sua vocazione di organismo ibrido. Da un lato è centro vitale della smart city, parte integrante del tessuto urbano, volano della riqualificazione di zone dismesse, marginali o poco attrattive, calamita di innovazione. Un luogo unico che raccoglie varie dimensioni pensato per la molteplicità di fruitori. Dall’altra è protagonista di un progetto di mobilità integrata, hub di un sistema MaaS (Mobility as a Service), con spazi e servizi capaci di garantire il passaggio da un mezzo di trasporto all’altro più rapido, facile, intuitivo e fluido. Questa operazione è accompagnata dall’impegno da parte di RFI per agevolare l’integrazione dell’orario dei treni con quello degli altri sistemi di trasporto, allo scopo di ridurre i tempi totali di viaggio e semplificare il passaggio da un veicolo all’altro.

La dimensione della relazione tra stazione e ambiente esterno richiede lo sviluppo di azioni condivise, ovvero una stretta cooperazione di RFI, istituzioni ed enti locali, finalizzata a fare in modo che anche gli altri soggetti coinvolti nella catena del valore dell’integrazione modale promuovano politiche convergenti e attuino azioni coerenti, necessarie per realizzare un ecosistema di mobilità urbana che valorizzi le connessioni con le stazioni.

C’è una costante interazione con i Ministeri, con le Regioni e con Città Metropolitane e Comuni affinché la programmazione nazionale e locale - in particolare i PUMS, i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile -  faciliti la trasformazione delle stazioni in luoghi privilegiati della mobilità nuova e la crescita sul territorio dei sistemi di mobilità attiva, collettiva e condivisa.

Per il rinnovamento e l’upgrading delle aree interne delle stazioni e dei servizi offerti - in particolare nelle 620 stazioni più frequentate della rete, che da sole fanno viaggiare il 90% dei viaggiatori - invece, RFI con la controllata GS Rail, porta avanti i progetti Easy Station per il miglioramento degli spazi fisici delle stazioni e dell’informazione al pubblico, e Smart Station, per “vestire” le stazioni di tecnologie digitali. In chiave Easy  viene migliorata l’accessibilità e la fruibilità (con la realizzazione di ascensori/rampe, segnaletica, percorsi tattili, adeguamento dell’illuminazione, ecc); la funzionalità, il decoro e la sicurezza (con interventi di upgrade degli spazi interni, l’abilitazione all’offerta di servizi aggiuntivi, la delimitazione dei fronti di accesso ai binari); l’informazione al pubblico (con l’implementazione su larga scala del nuovo sistema IeC e di nuovi dispositivi di informazione al pubblico conformi ai più avanzati standard di qualità); in chiave Smart  viene estesa la disponibilità del servizio “Wi-life station”, il portale virtuale di stazione per informazioni di viaggio e altre utilità ed è in implementazione la piattaforma Smart Energy Management di telemonitoraggio e telegestione delle utilities di stazione (energia elettrica, gas naturale, acqua).

Tutto questo senza dimenticare le stazioni più piccole, meno frequentate, diffuse in tutto il Paese e spesso presenziate con tecnologie “a distanza”, per cui RFI porta avanti iniziative decisamente orientate alla creazione di valore condiviso, prevedendo, ad esempio, l’aumento del numero di spazi concessi in comodato gratuito a enti locali e organizzazioni no profit per attività di valore sociale, con ricadute positive sia sulla vivibilità delle stazioni che del territorio che le ospita.