Con il Piano Commerciale, redatto in coerenza con la strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria definita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana adempie agli obblighi derivanti dall’art. 15 comma 5 e 6 del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112 - Attuazione della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico (Recast). Il Piano Commerciale è redatto anche ai sensi e per gli effetti dell'art. 11 quinquies del D.lgs. 112/2015.

Ai sensi dell’art. 8 comma 1 della direttiva, gli Stati membri sviluppano infatti l’infrastruttura ferroviaria nazionale attraverso lo strumento della “strategia indicativa di sviluppo dell’infrastruttura” al fine di soddisfare le esigenze future in materia di mobilità in termini di manutenzione, rinnovamento e sviluppo dell’infrastruttura sulla base di un finanziamento sostenibile del sistema ferroviario. Nell’ambito di tale strategia, riferita ad un periodo di almeno 5 anni, lo Stato, attraverso lo strumento del Contratto di Programma, eroga al Gestore dell’Infrastruttura finanziamenti sufficienti in funzione dei compiti del Gestore della rete, che elabora il Piano Commerciale.

Piano Commerciale

Cos’è il Piano Commerciale e qual è il suo scopo?

Guidato dalla strategia di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria definita dallo Stato con il Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria (DSMF) nel quale si illustrano le esigenze in materia di mobilità passeggeri e merci per ferrovia, il Piano descrive gli interventi programmati per lo sviluppo della rete e gli obiettivi ad essi connessi, con lo scopo di garantire l’uso, la fornitura e lo sviluppo ottimali ed efficienti dell’infrastruttura.

Le azioni e gli interventi dichiarati nel documento hanno almeno una fase funzionale realizzativa finanziata nell’ambito del Contratto di Programma Parte investimenti 2022-2026 aggiornamento 2022 e, prevalentemente, previsione di attivazione tra il 2023 e il 2027.

Le principali novità 2023

Modelli di esercizio

Per oltre quaranta progetti in realizzazione era espresso un beneficio di capacità teorico. Al fine di dare un’indicazione più dettagliata e approfondita agli stakeholder, sono stati inseriti i modelli di esercizio che, in funzione delle analisi di domanda effettuate e della capacità disponibile per effetto rete, ottimizzano l’uso della capacità all’attivazione dei progetti interessati.

I modelli di esercizio sono rappresentati di seguito alla descrizione del progetto e i criteri con i quali sono stati realizzati sono riassunti a pag. 21 del documento.

Contenuti digitali

Con l’obiettivo di dettagliare maggiormente la rappresentazione delle informazioni contenute nel Piano Commerciale, è stato introdotto uno strumento di rappresentazione cartografica GIS per navigare tra le varie sezione del Piano Commerciale 2023:
• Business TPL • Business Lungo Percorso • Business Merci • Località di Servizio
• Reticolo logistico • Piano di potenziamento prestazionale • Piano di soppressione dei passaggi a livello • Rappresentazione cartografica della lunghezza media dei treni merci programmati • Programma nazionale ERTMS.

Inquadra il QrCode per navigare il Piano Commerciale 2023

A chi è rivolto?

È rivolto alle imprese di trasporto ferroviario, agli Enti locali e a tutti i soggetti interessati che possono così pianificare al meglio il proprio business in relazione ai servizi di trasporto, essendo a conoscenza degli sviluppi dell’infrastruttura nel prossimo futuro.

La sua pubblicazione rende disponibili e maggiormente fruibili tutte le informazioni relative all’infrastruttura ferroviaria e al suo sviluppo, in linea con quanto previsto nel Piano Industriale di RFI.

Come è articolato?

Il Piano Commerciale, al fine di rappresentare lo sviluppo del network in ottica Cliente, illustra le azioni che sta mettendo in campo RFI secondo le tre linee di business: Trasporto Pubblico Locale, Lungo Percorso e Merci. Nell’edizione del 2022 è stato inoltre inserito un nuovo capitolo nel quale vengono rappresentati i principali piani di sviluppo a livello nazionale, che hanno impatto trasversale su tutti e tre i business.

Trasporto Pubblico Locale. Con oltre 16.000 km di rete e più di 2.000 punti di accesso a servizio dei viaggiatori, nel 2022 sono stati effettuati circa 205 milioni di treni chilometro del Trasporto Pubblico Locale. Tale produzione annua, pari a circa il 50% dei volumi circolanti sulla rete gestita da RFI, rappresenta il segmento di traffico di maggiore rilevanza. Con l’obiettivo di migliorare gli standard di qualità per il rilancio del settore, le principali azioni di RFI per lo sviluppo del business TPL riguardano:

  • il potenziamento dell’integrazione tra ferro e gomma;
  • l’incremento della capacità dei nodi;
  • la riduzione delle principali interferenze tra i flussi;
  • la velocizzazione delle tratte extraurbane;
  • lo sviluppo dei punti di interscambio in area urbana;
  • il miglioramento dell’accessibilità dei servizi nelle stazioni, sia alle Imprese Ferroviarie che ai viaggiatori.

Lungo Percorso. Nell’attuale orario di servizio l’offerta Alta Velocità è pari ad oltre 400 treni al giorno. A questa offerta si aggiungono i circa 90 treni al giorno del servizio Open Access Nazionale e Internazionale e gli oltre 120 treni al giorno dell’offerta servizio Universale, per un totale di circa 600 treni al giorno. RFI è impegnata ad incrementare le prestazioni della rete per rendere più competitivo il sistema della mobilità attraverso:

  • l’upgrading prestazionale e lo sviluppo della rete AV/AC;
  • la velocizzazione dei tratti antenna AV;
  • il potenziamento delle grandi direttrici di traffico della lunga percorrenza;
  • l’eliminazione delle interferenze e dei conflitti di circolazione;
  • l’upgrade dell’intera rete nazionale al sistema ERTMS.

Merci. Il reticolo merci conta circa 172 stazioni per il traffico merci, a cui sono allacciati oltre 340 impianti di terminalizzazione tra raccordi privati, porti e interporti, che si aggiungono ai 27 scali che RFI mette a disposizione per attività di carico e scarico merci. Negli ultimi anni, una delle principali sfide per l’Unione Europea e per i relativi Stati membri è stato il riequilibrio modale del trasporto di viaggiatori e merci a favore di sistemi di trasporto più sostenibili. Per migliorare le interconnessioni tra reti nazionali, la Commissione Europea ha identificato le reti trans-europee di trasporto (TEN-T), un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti ed aeroporti) considerate “rilevanti” a livello comunitario; RFI adeguerà entro il 2030 gli oltre 5.000 km di Rete TEN-T Core agli standard qualitativi richiesti dall’UE. In questo quadro, al fine di generare/attrarre nuovo traffico inserendo la nostra penisola al centro dei flussi trasportistici di merce dal Far East al centro Europa, il piano di sviluppo del trasporto merci poggia su tre pilastri fondamentali:

  • il potenziamento prestazionale della rete;
  • il potenziamento dei principali terminali logistici portuali e terrestri;
  • il potenziamento diffuso dei collegamenti con i distretti industriali.

Piani Nazionali. In questa nuova sezione vengono descritti i principali piani di sviluppo che RFI sta realizzando sull’intera rete, che hanno benefici trasversali sui tre business di servizio:

  • Piano di soppressione passaggi a livello;
  • Breakthrough Program;
  • Piano di implementazione ERTMS;
  • Piano di migrazione da SSC a SCMT;
  • Piano di potenziamento del sistema di trazione elettrica per i treni merci pesanti;
  • Piano Hub intermodali e linee metropolitane per lo sviluppo della mobilità sostenibile;
  • Piano di riqualificazione funzionale e di miglioramento dell’accessibilità e dell’intermodalità nelle stazioni del sud;
  • Piano di potenziamento dei servizi extra PMdA.

Altre novità

  • è stato introdotto il nuovo indicatore regionale LdS/km di Rete;
  • è stato inserito il dettaglio del progetto “Ultimo Miglio”;
  • è stato integralmente rivisto il Piano Integrato Stazioni, inserendo, oltre alla data di attivazione, anche quella di avvio cantiere.

Nella revisione 11.2023 del Piano Commerciale – Edizione luglio 2023, sono state recepite alcune osservazioni pervenute dagli stakeholder alle seguenti pagine: 8, 69, 142, 214, 279, 301, 425, 429, 484, 516, 519, 524, 525, 530, 554, 670 e 714.