La metodologia diagnostica che adottiamo ci ha aiutato a ridurre i costi operativi e ci ha portato a ottimizzare ulteriormente le attività, a cercare soluzioni tecnologiche innovative e affidabili rispettando sempre la sicurezza e a stabilire attività manutentive in linea con i bisogni del mercato
Rete Ferroviaria Italiana controlla sistematicamente i parametri manutentivi dell’infrastruttura mediante una flotta di laboratori viaggianti, i cosiddetti “treni diagnostici”. Questi sistemi di diagnostica mobile impiegano le più moderne tecnologie e sono specializzati per misurare i parametri relativi ai 4 sottosistemi infrastrutturali
Per l’effettuazione dei rilievi previsti dalle procedure, RFI dispone di un servizio diagnostico nazionale e di un servizio diagnostico territoriale, integrativo di quello nazionale (binari secondari e piazzali). Il servizio diagnostico territoriale, inoltre, assicura l’esecuzione dei “rilievi sostitutivi”, qualora il servizio nazionale subisca variazioni non prevedibili (ad esempio nel caso di deviazioni per conflitti di circolazione). In tal modo viene sempre garantito il rigoroso rispetto delle frequenze di rilievo stabilite dalle procedure vigenti.
I treni diagnostici percorrono l’intera rete misurando i parametri caratteristici dell’infrastruttura. Le misure sono associate alla posizione: coordinate geografiche misurate da GPS con tecnologia differenziale e spazio percorso. La posizione viene successivamente agganciata alla progressiva chilometrica e al codice della sede tecnica del database infrastruttura, che individuano univocamente la tratta o la località nel sistema aziendale di gestione degli asset.
Le linee ferroviarie sono classificate secondo le norme europee di riferimento, tenendo conto delle sollecitazioni. Per ogni classe, fermo restando gli obiettivi di sicurezza omogenei per tutte le linee, le attività manutentive vengono ottimizzate con lo scopo di arrivare a una manutenzione sostenibile. La nostra flotta di treni misure, opportunamente attrezzati, svolge un servizio di diagnostica mobile, grazie al quale raccogliamo i dati sullo stato dell'infrastruttura, utili a eliminare tempestivamente le possibili cause di anormalità e a supportare la programmazione e la pianificazione degli interventi di manutenzione. Parallelamente la flotta è dotata di rotabili a supporto delle attività manutentive.
Due treni diagnostici, denominati Diamante e Aiace, realizzati con lo stesso materiale dell'ETR500 che raggiungono la velocità di 300 Km/h e ispezionano le linee ad alta velocità.
Un treno diagnostico, denominato Archimede, costituito da materiale rotabile in grado di raggiungere la velocità di 200 Km/h per il controllo delle linee fondamentali diverse da quelle alta velocità.
Una carrozza, denominata Talete, che può raggiungere la velocità di 160 Km/h ed è dedicata alla verifica delle linee complementari elettrificate. Un nuovo autocarrello diagnostico per il controllo della geometria e usura del binario e della linea di contatto, denominato SIRTER. I 15 autocarrelli, cui si aggiungono 10 di cortesia, sono utilizzati per i rilievi integrativi e sostitutivi del servizio diagnostico nazionale (nodi, interconnessioni, piazzali, linee non elettrificate).
Un treno diagnostico, denominato Galileo, un nuovo autocarrello diagnostico denominato DIC-80 US e due carrelli di misura, denominati SR240 e SR242, per il controllo a ultrasuoni dei difetti interni delle rotaie. I due carrelli di misura, appaltati alla ditta specializzata Sperry, leader mondiale del settore, sono dotati anche di un sistema innovativo con tecnologia a correnti parassite.
Un automotore diagnostico, denominato Caronte 2, che effettua controlli sulle apparecchiature di terra costituenti i sistemi di segnalamento.
La flotta diagnostica di RFI è continuamente sottoposta a sviluppi ed implementazioni, al fine di assicurare all’esercizio ferroviario la disponibilità sistematica delle migliori tecnologie, in continua evoluzione. L’investimento complessivo per il piano di rinnovo della flotta diagnostica nel prossimo quinquennio è stimato in 500 milioni di euro.
Due nuovi treni diagnostici ad alta velocità, denominati Diamante 2.0 ed Aiace 2.0, che sostituiranno gli attuali Diamante ed Aiace.
Cinque nuovi treni diagnostici bimodali, che sostituiranno all’attuale Archimede e si aggiungeranno ad Aldebaran 2.0, con l’obiettivo strategico di implementare la politica manutentiva predittiva in sostituzione della politica “on condition” per tutti e quattro i sistemi infrastrutturali.
Due autocarrelli diagnostici, denominati FALCO 1 e FALCO 2, per il controllo della geometria e usura del binario e della linea di contatto, nonché per la diagnostica dei deviatoi.
Una nuova carrozza diagnostica per il controllo della geometria e usura del binario e della linea di contatto, denominata ALDEBARAN 2, che sostituirà Talete;
Quindici nuovi autocarrelli diagnostici bimodali, che sostituiranno gli attuali autocarrelli diagnostici “territoriali”, con l’obiettivo strategico di implementare la politica manutentiva predittiva in sostituzione della politica “on condition” per tutti e quattro i sistemi infrastrutturali.
Tre carri equipaggiati con apparecchiature tecnologiche per la diagnostica dei deviatoi, che saranno assemblati presso l’officina “ONAI Carini” di RFI
Tre carri equipaggiati con apparecchiature tecnologiche per la diagnostica dei deviatoi, che saranno assemblati presso l’officina “ONAI Carini” di RFI