Il Dibattito Pubblico per il lotto 1b tratta Vigna Clara-Tor di Quinto e per il lotto 2 tratta Tor di Quinto-Val d’Ala e modifiche al PRG Tiburtina è stato indetto il 17 agosto 2022  e si è chiuso il 5 luglio 2023 con la presentazione della Relazione conclusiva da parte del Coordinatore del Dibattito Pubblico.

L'opera

Il progetto è relativo alla tratta Vigna Clara-Tor di Quinto (lotto 1b) e alla tratta Tor di Quinto-Val d’Ala e modifiche al Piano Regolatore Generale (PRG) di Tiburtina (lotto 2).
Per il lotto 1b si prevede la realizzazione di una linea a doppio binario fra Vigna Clara e Tor di Quinto (1,9 km) e la nuova stazione di Tor di Quinto che prevede l’interscambio con la linea Roma-Viterbo gestita da Astral e per il lotto 2 il proseguimento della nuova linea a doppio binario (2,6 km) fino all’attuale fermata di Val D’Ala, che sarà trasformata in stazione. Nell’ambito di quest’ultimo lotto è previsto anche l’adeguamento del Piano Regolatore Generale di Tiburtina.

Gli interventi fanno parte del più ampio progetto “Chiusura Anello ferroviario di Roma” che comprende tre lotti funzionali:

  • lotto 1: Valle Aurelia-Vigna Clara-Tor di Quinto suddiviso a sua volta in lotto 1a Valle Aurelia-Vigna Clara e lotto 1b Vigna Clara-Tor di Quinto;
  • lotto 2: Tor di Quinto-Val d’Ala e modifiche al PRG Tiburtina;
  • lotto 3: Bivio Pineto-stazione Aurelia-Bivio Tor di Quinto-Smistamento;

Il progetto di chiusura dell’Anello si pone l’obiettivo di garantire le condizioni infrastrutturali per il potenziamento dell’offerta regionale nel quadrante nord della Capitale, unitamente alla possibilità di assicurare un itinerario alternativo per la circolazione dei treni merci tra le direttrici Dorsale Firenze-Roma e Tirrenica Pisa-Civitavecchia-Roma. I benefici dell’intervento dal punto di vista trasportistico e ambientale saranno pienamente raggiunti a valle della realizzazione dell’intera opera.

Gli investimenti previsti per il progetto “Chiusura Anello Ferroviario di Roma” sono complessivamente 1.245 milioni di euro finanziati con Contratto di Programma. Per il lotto 1b Vigna Clara-Tor di Quinto il costo dell’opera ammonta a 249,5 milioni di euro, per il lotto 2 Tor di Quinto-Val d’Ala e modifiche al PRG Tiburtina ammonta a 320,5 milioni di euro.

La chiusura dell’anello ferroviario di Roma avverrà per lotti, in particolare la conclusione dei lavori del lotto 1b e per il lotto 2, entrambi oggetto di Dibattito Pubblico, è prevista rispettivamente per il 2027 e per il 2029. La conclusione degli interventi del lotto 3 è prevista per il 2031.

Il tracciato ferroviario del lotto 1b ha uno sviluppo complessivo di circa 1.900 metri, si colloca nella città di Roma e congiunge la fermata di Vigna Clara con la nuova Stazione di Tor di Quinto. Il progetto ha origine al termine delle banchine già esistenti della fermata di Vigna Clara e prevede l'avvenuto raddoppio della linea Valle Aurelia-Vigna Clara (lotto 1a).

Il primo tratto di nuova infrastruttura si sviluppa all’interno della proprietà ferroviaria, ex fascio binari, dove è previsto l’innalzamento della linea ferroviaria per consentire lo scavalco di via Flaminia Vecchia.

Lo scavalco avverrà con una soluzione in viadotto per minimizzare l’interferenza sia con via Flaminia Vecchia che con le successive viabilità interessate dall’intervento, come via di Tor di Quinto e via della Stazione di Tor di Quinto. Per risolvere al meglio la sequenza delle interferenze che si presentano con le infrastrutture esistenti e con l’edificato, il tracciato, a partire da Vigna Clara, è stato posizionato in quota.

Sono previste inoltre, nell’ambito del progetto, anche delle modifiche alla linea Roma-Civitacastellana-Viterbo, gestista da Astral, sia dal punto di vista planimetrico, sia come l’ubicazione dei marciapiedi di stazione, per allinearli con quelli della linea di RFI. 

Il lotto 1b si chiude con l’opera di scavalco tra la linea RFI e la linea ASTRAL, e alla fine del viadotto, è previsto l’inserimento della nuova Stazione di Tor di Quinto, che consentirà di effettuare l’interscambio con la linea esistente Roma-Civita Castellana-Viterbo.

In particolare, le opere principali previste dall’intervento sono il viadotto di scavalco tra via Flaminia e via di Tor di Quinto, per una lunghezza di 790 metri; una galleria artificiale di scavalco sulla linea Roma-Civitacastellana-Viterbo; la realizzazione della nuova Stazione di Tor di Quinto.

L’area della stazione di Tor di Quinto diventerà un nodo strategico importante per l’interscambio tra le due linee ferroviarie: Roma-Civitacastellana-Viterbo e Anello Ferroviario. Il progetto prevede non solo la nuova stazione ferroviaria, ma anche la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intera area con l’inserimento di nuove funzionalità a servizio della ferrovia come parcheggi, aree pedonali, piste ciclabili e verde pubblico attrezzato. 

In seguito all’analisi della situazione attuale e alla valutazione dei livelli acustici successivi alla realizzazione del progetto, sono stati individuati provvedimenti per contenere l’impatto acustico, attraverso l’installazione di barriere antirumore per un totale di 1.398 metri.

Il tracciato ferroviario del lotto 2 ha uno sviluppo complessivo di circa 2.600 metri e congiunge la Stazione di Tor di Quinto con la Stazione di Val d’Ala. Il progetto si colloca nella città di Roma tra Tor di Quinto e lo scavalco del fiume Tevere fino alla Stazione di Val d’Ala.

Il primo tratto di progetto inizia a partire dall’opera di scavalco tra linea RFI e linea ASTRAL con un’opera in viadotto che prosegue fino allo scavalco del fiume Tevere e delle sue arginature. L’attraversamento dell’alveo principale del fiume Tevere è previsto con un ponte ad arco di luce di 120 metri, che ospiterà anche un collegamento tra la pista ciclabile Tevere e la zona di confluenza tra il fiume Tevere e Aniene.

Superato l’attraversamento del Tevere, è previsto l’inserimento di una bretella per la futura deviazione per Roma Smistamento (lotto 3). A valle di questo tratto, l’infrastruttura continua completamente su viadotto per sovrappassare gli attraversamenti di Via Salaria, la linea ferroviaria Direttissima Roma-Firenze e la line Ferroviaria FL1 fino ad arrivare a via dei Prati Fiscali. 

Superata la zona di scavalco, il progetto continua con due tratti di viadotto, seguiti da due tratti di viadotto scatolare per poi entrare nelle nuove banchine di Val d’Ala.

In particolare, le opere principali previste dall’intervento sono il viadotto Tevere, per una lunghezza di 610 metri; il viadotto scatolare Tevere-Salaria di 233 metri; il viadotto Salaria-Prati Fiscali di 375 metri; il viadotto Val d’Ala di 123 metri; il viadotto Aniene di 226 metri; la Stazione di Val d’Ala.

Il progetto della nuova stazione Val D’Ala prevede l’inserimento di nuovo fabbricato viaggiatori; il potenziamento del sottopasso esistente; la riconfigurazione delle banchine; la riprogettazione dello spazio pubblico nei pressi della stazione.

In seguito all’analisi della situazione attuale e alla valutazione dei livelli acustici successivi alla realizzazione del progetto, sono stati individuati provvedimenti per contenere l’impatto acustico, attraverso l’installazione di barriere antirumore per un totale di 1.240 metri.

La realizzazione della chiusura dell’anello ferroviario di Roma permetterà un maggiore sviluppo della mobilità collettiva nell’area metropolitana di Roma e migliorerà le prestazioni di trasporto in termini di accessibilità al servizio ferroviario con nuove opportunità di servizio e di interscambio all’interno del Nodo di Roma, anche le reti ferroviarie regionali.

Tutti gli interventi supporteranno lo sviluppo del traffico ferroviario e favoriranno le modalità di trasporto meno inquinanti, che permettono la riduzione delle emissioni, con significativi benefici su scala vasta, a livello regionale e in relazione all’intera rete ferroviaria nazionale.

Inoltre, si otterranno ulteriori benefici come l’incremento dell’accessibilità diretta ai servizi ferroviari per i municipi nell’area nord della Capitale e una maggiore flessibilità nella gestione della circolazione all’interno del nodo di Roma in condizioni di circolazione perturbata.

Il Dibattito Pubblico in numeri
11
Incontri

4 incontri tecnici 2 webinar 4 incontri sul territorio 1 evento conclusivo

184
Uscite sui media
oltre 560
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