Per garantire un confronto trasparente e partecipato con il territorio per le grandi opere di interesse generale che generano un importante impatto economico, sociale e ambientale, è stato introdotto dall'art. 22 del D. Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti) l'istituto del Dibattito Pubblico, uno strumento di democrazia partecipativa fondamentale per assicurare la massima inclusione di tutti gli stakeholder nella discussione e progettazione di un’opera.
Nell’ottica di consentire un sempre maggiore coinvolgimento delle realtà territoriali nella condivisione dei progetti, l’ambito delle opere da sottoporre a Dibattito Pubblico, inizialmente definito dal DPCM 76/2018, è stato notevolmente ampliato con il DL 77/2021 "Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure" e quindi con il decreto del MIMS 442/2021. Grazie alla riduzione delle soglie dimensionali dei progetti da sottoporre al procedimento introdotta dai decreti si è ampliato il numero delle opere su cui gli stakeholders sono chiamati ad esprimersi, compreso quello delle opere finanziate in tutto o in parte dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale degli Investimenti Complementari (PNC).
Tra i progetti RFI sottoposti/da sottoporre al Dibattito Pubblico, alcuni – ad esempio linee ferroviarie che interessano più regioni – sono segmentati per "lotti funzionali" e il procedimento è sviluppato separatamente per ciascuno di essi. Ad oggi le opere RFI oggetto di Dibattito Pubblico si trovano in diverse fasi del procedimento.
È in corso il procedimento di Dibattito Pubblico relativo a:
Sono ad oggi conclusi i procedimenti di Dibattito Pubblico relativi a:
Il contributo delle opere agli obiettivi SDGs dell'Agenda 2030
La realizzazione delle opere fornisce un contribuito al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, in particolare al perseguimento dell’obiettivo SDGs 9 “Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile” con effetti attesi rispetto alla qualità, affidabilità, sostenibilità e resilienza delle infrastrutture ferroviarie. I benefici connessi a tale obiettivo, risultano trasversali rispetto all'Agenda 2030 e funzionali al perseguimento di altri obiettivi di sostenibilità.