Il Dibattito Pubblico per il quadruplicamento Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme è stato indetto l’11 marzo 2024 e avviato l'8 maggio 2024.

L'opera

La tratta Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme rappresenta la prima fase prioritaria del potenziamento della Direttrice Adriatica, che introduce un nuovo scenario di connettività allo spazio unico europeo. Asse funzionale di collegamento tra il nord e il sud del Paese, la Direttrice costituisce un importante itinerario merci di collegamento verso il nord dai porti di Gioia Tauro, Taranto e Brindisi, in grado di apportare benefici per l’intermodalità e la crescita logistica ferroviaria del meridione.

L’intervento si inserisce nel Corridoio della rete centrale Scandinavo-Mediterraneo, che negli impianti di Castel Bolognese R.T. e Faenza, si interseca con il Corridoio Baltico-Adriatico.

L’intervento prevede un quadruplicamento tra Bologna e Castel Bolognese con caratteristiche di linea AV/AC per garantire un incremento della capacità della linea.

L’investimento è finanziato con la Legge di Bilancio 2022 (Art.1 comma 394) e successiva rimodulazione come da Legge di Bilancio per il 2024 (l.213/2023). Il progetto è inserito nell’aggiornamento 2023 del Contratto di Programma 2022-2026 – Parte Investimenti tra RFI e MIT “Velocizzazione e Potenziamento linea ferroviaria Adriatica 1^ fase”.

Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) della tratta Bologna-Castel Bolognese, oggetto del Dibattito Pubblico, si è concluso nel 2023 e i relativi esiti sono stati condivisi con la Struttura Tecnica di Missione del MIT e con la Regione Emilia-Romagna.

Gli esiti del Dibattito Pubblico saranno valorizzati nello sviluppo del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), a valle del quale, tra il 2024 e il 2025, sarà avviata la relativa fase di iter autorizzativo.

Per l’intervento sono state analizzate tre ipotesi di tracciato in variante. Le alternative 1 e 2 hanno una lunghezza di circa 35 km, quasi totalmente in viadotto e circa 6 km in rilevato.

L’alternativa 3, che prevede anche la realizzazione di due scavalchi autostradali, si estende per circa 37 km, per la quasi totalità in viadotto e per circa 6 km in rilevato.

Tutte le soluzioni prevedono, nel tratto in rilevato, la realizzazione di un nuovo posto di movimento.

L’intervento permette di risolvere le attuali limitazioni al traffico ferroviario della tratta Bologna-Castel Bolognese, incrementando la capacità disponibile e migliorando l’accessibilità dei territori interessati dall’opera con benefici sia per il trasporto pubblico locale sia per le merci. In particolare:

  • la possibilità di introduzione di nuovi servizi, con conseguente aumento della frequenza e diminuzione dei tempi di attesa per i viaggiatori;
  • la separazione dei flussi tra linea esistente, dedicata ai servizi Regionali, Intercity e merci, e nuova linea, dedicata ai servizi veloci passeggeri e merci 
  • l’adeguamento della tratta agli standard prestazionali per i treni merci, come previsto per la Rete Centrale Merci TEN-T, per incrementare il trasporto merci su ferro;
  • la possibilità di incrementare il traffico merci con l’Europa e con il Mezzogiorno, anche in sinergia con i porti (ad esempio con il Porto di Ravenna). 

L’intervento rappresenta un primo e significativo tassello di uno scenario più ampio che vede la realizzazione di un sistema infrastrutturale efficiente e sostenibile, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità del bacino regionale, ponendo inoltre le basi per un significativo aumento della quota di traffico ferroviario, con una conseguente riduzione delle emissioni climalteranti in coerenza con politiche e obiettivi di mobilità sostenibile di carattere europeo e nazionale.