I Corridoi Europei Merci - istituiti dal Regolamento EU/913/2010 - rappresentano uno dei capisaldi della politica comunitaria volta al rafforzamento della competitività del trasporto merci ferroviario internazionale e quindi al raggiungimento degli obiettivi di ripartizione modale del trasporto merci stabiliti dal Libro Bianco UE al 2030: dirottamento del 30% del trasporto stradale merci con percorrenze superiori a 300 km verso ferrovia o vie di navigazione interna. 
Rappresentano quindi un’espressione virtuosa di cooperazione strutturata tra gestori dell’infrastruttura, imprese di trasporto e terminali.
In particolare, in collaborazione con gli altri gestori dell’infrastruttura coinvolti, abbiamo  la responsabilità di definire le modalità ottimali di armonizzazione dei processi e degli strumenti per la gestione della capacità ferroviaria internazionale e delle interruzioni programmate della circolazione, nonché di coordinare la gestione del traffico transfrontaliero e delle emergenze e valutare la misurazione della performance ferroviaria internazionale.


I Corridoi Europei Merci attualmente in esercizio sono undici, quattro dei quali di interesse italiano:

• Corridoio Reno-Alpi
• Corridoio Scandinavo-Mediterraneo
• Corridoio Baltico-Adriatico
• Corridoio Mediterraneo.

Ogni Corridoio, organizzato sotto forma di entità legale autonoma (Gruppi Europei di Interesse Economico o Associazioni Internazionali), dispone di una propria governance operativa in cui sono rappresentati i diversi gestori infrastrutturali. 

Fin dall’entrata in vigore del Regolamento UE (2013), come RFI abbiamo avuto un ruolo di primo piano nel presidio dei Corridoi Europei Merci. Attualmente, tre dei quattro corridoi di interesse italiano sono gestiti da un direttore espressione della nostra Società.

Il Regolamento UE 913/2010 stabilisce le regole per la realizzazione e l’organizzazione dei corridoi ferroviari internazionali per un trasporto merci competitivo in vista dello sviluppo di una rete ferroviaria unica europea.

Le principali misure introdotte dal Regolamento possono essere sintetizzate come segue:

1) Governance: istituzione dei Comitati di Gestione (Management Board: composti dai Gestori dell’infrastruttura e dagli organismi di allocazione della capacità appartenenti al Corridoio) per la creazione ed esercizio dei Corridoi Merci; istituzione dei Comitati Esecutivi (Executive Board: composti dai rappresentanti degli Stati Membri appartenenti al Corridoio) per la supervisione delle attività dei Corridoi Merci;

2) Piano di Implementazione: stesura del documento contenente le misure di costituzione ed esercizio del Corridoio:

3) Sportello Unico di Corridoio: istituzione e gestione dello Sportello Unico di Corridoio per l’allocazione della capacità armonizzata internazionale;

4) Interruzioni programmate; pubblicazione delle interruzioni programmate dell’infrastruttura ferroviaria appartenente al corridoio e misure per il coordinamento internazionale delle stesse;

5) Consultazione degli stakeholder: creazione e gestione dei gruppi di consultazione delle Imprese Ferroviarie interessate all’uso del Corridoio e dei Terminali appartenenti al Corridoio;

6) Performance: implementazione delle misure per il monitoraggio della performance di Corridoio e per la realizzazione di un’indagine sulla soddisfazione dei clienti;

7) Gestione del Traffico: misure per l’armonizzazione del traffico merci internazionale.

Informazioni generali relative alle performance dei corridoi merci
Informazioni generali relative alle caratteristiche dei corridoi merci

La governance dei corridoi è composta dal Comitato Esecutivo, dal Comitato di Gestione e dai Gruppi Consultivi composti dai rappresentanti dei Terminali e delle Imprese Ferroviarie coinvolti nell'operatività del corridoio.
In particolare, il Comitato Esecutivo è composto dai rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti e ha la funzione di:

  • definire gli obiettivi generali del corridoio;

  • fornire un’opinione qualora sia richiesto da uno dei comitati consultivi per contribuire a risolvere controversie con il Comitato di Gestione;

  • approvare il piano di implementazione e il piano degli investimenti;

  • adottare un accordo quadro per l’allocazione della capacità dell’infrastruttura lungo il corridoio;

  • informare ogni due anni la Commissione Europea circa lo stato di attuazione del Piano di Implementazione.

Il Comitato di Gestione, composto da rappresentanti dei Gestori e degli organismi di allocazione delle capacità, ha invece la funzione di:

  • costituire due comitati consultivi composti rispettivamente dai Terminali collegati al corridoio e dalle Imprese Ferroviarie che vi operano;

  • coordinare l’uso di applicazioni IT per la gestione delle richieste di tracce internazionali lungo il corridoio;

  • predisporre e consegnare l’Implementation Plan;

  • predisporre e adottare le seguenti misure:

        - definizione di processi per la consultazione dei richiedenti capacità dell’infrastruttura;

        - consegna di un piano di investimenti;

        - definizione di processi coordinati per la fornitura di informazioni sui lavori programmati lungo il corridoio;

        - costituzione di un Corridor One Stop Shop per l’allocazione della capacità;

        - definizione  di tracce ferroviarie internazionali pre-costruite e della capacità di riserva;

        - definizione di procedure di gestione del traffico di corridoio.


Gruppi consultivi composti dai rappresentanti dei Terminali e delle Imprese Ferroviarie coinvolti nell'operatività del corridoio.