Sin dalla nostra costituzione nel 2001 – per gli effetti che derivano dall’ Atto di Concessione siglato nel 2000 tra il Ministero dei Trasporti e Ferrovie dello Stato – rappresentiamo in via esclusiva il Gestore unico dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e siamo pertanto tenuti ad attuare i piani definiti con lo Stato in merito agli investimenti per lo sviluppo dell’infrastruttura e alle attività di manutenzione della rete. Lo strumento cui è affidata la disciplina degli aspetti economici e finanziari del rapporto di concessione tra noi e lo Stato è il Contratto di Programma.
Di durata non inferiore a 5 anni, aggiornabile e rinnovabile anche annualmente, il Contratto di Programma recepisce la pianificazione delineata in coerenza con gli indirizzi e i vincoli nazionali e comunitari relativi allo sviluppo e alla gestione dell'infrastruttura ferroviaria e alla programmazione economico-finanziaria nonché con le esigenze industriali di RFI e con i bisogni e le aspettative delle IF e degli altri stakeholder. L'aggiornamento della pianificazione viene effettuato sulla base di studi, analisi, valutazioni e proiezioni che tengono conto degli avanzamenti realizzativi e progettuali degli interventi programmati così come delle evoluzioni del contesto - strategico, normativo, trasportistico, economico-finanziario - di riferimento, fermo restando il mantenimento degli standard di sicurezza della circolazione ferroviaria.
Introdotto nell'ordinamento italiano a partire dal 1987, il Contratto di Programma per l'infrastruttura ferroviaria è stato adottato a partire dal 1991 con la stipula tra FS e lo Stato del CdP 1991-1992, cui hanno fatto seguito il CdP "ponte" nel dicembre 1992 e il CdP 1994-2000 sottoscritto nel marzo 1996.
Quindi sono stati stipulati tra lo Stato e RFI, costituita nel luglio 2001, il CdP 2001-2005, la cui validità è stata prorogata al 2006 con la Delibera CIPE 159/2005, e, nell’ottobre 2007, il CdP 2007-2011 che, con l’aggiornamento del 2009, ha recepito la novità introdotta dalla legge “Finanziaria 2010”(L.191/2009, art. 2, c. 232) relativamente alle opere caratterizzate da elevata complessità tecnica e rilevante impegno finanziario, da finanziare “a tranches” in modo da consentire l’avvio della realizzazione per “lotti costruttivi” anche “non funzionali”.
A partire dal 2013, ai sensi della delibera del CIPE 4/2012, i rapporti della Società con lo Stato sono regolati non più da un solo contratto ma attraverso due atti: il CdP-parte Investimenti e il CdP - parte Servizi.
Nel 2021 per la prima volta si conclude il processo di approvazione secondo le procedure previste dalla riforma introdotta dal decreto-legge 52/2021 e prevista dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha accelerato notevolmente l’iter approvativo dei contratti di Programma ed ha definito il Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci (DSMF), quale riferimento in materia di mobilità passeggeri e merci per ferrovia.
Contratto di Programma - parte Investimenti
Contratto di Programma - parte Servizi
ll Contratto di Programma – Parte Investimenti (CdP-I) è finalizzato a regolare la programmazione sostenibile degli investimenti infrastrutturali relativi alla sicurezza e all'adeguamento ad obblighi di legge, alle tecnologie per la circolazione e l'efficientamento, ad interventi per l'aumento delle prestazioni di linee esistenti, e a interventi per la realizzazione di nuove opere ferroviarie di ammodernamento e sviluppo della rete.
Il nuovo Contratto di Programma 2022-2026, parte Investimenti, che ha seguito il nuovo iter previsto dal Decreto Legge 152/2021, è stato approvato dal CIPESS nella seduta del 02 agosto 2022 con delibera n.25 pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 9 novembre 2022 ed ha concluso il suo iter autorizzativo con la sottoscrizione tra MIT e RFI avvenuta rispettivamente in data 19 e 20 dicembre 2022.
Con l’atto in oggetto vengono contrattualizzate nuove risorse per circa 13 miliardi di che contribuiranno al miglioramento delle prestazioni e dell’accessibilità del servizio ferroviario attraverso:
Le risorse risultano così articolate:
Il Contratto di Programma – Parte Servizi (CdP-S), disciplina il finanziamento delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete, finalizzate a garantire l'utilizzabilità della rete in condizioni di sicurezza e affidabilità, nonché il finanziamento di altri oneri di gestione relativi all’esercizio ferroviario (circolazione, safety, security, navigazione ferroviaria) e dei servizi di assistenza alle PRM.
Oggetto principale del CdP-S rimane la disciplina del finanziamento delle attività di manutenzione della rete ferroviaria nazionale per interventi di tipo:
Il Contratto di Programma 2022-2026 – parte Servizi, che ha seguito il nuovo iter previsto dal Decreto Legge 152/2021, è stato approvato dal CIPESS nella seduta del 02 agosto 2022 con delibera n.24 pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 9 novembre 2022 ed ha concluso il suo iter autorizzativo con la sottoscrizione tra MIT e RFI avvenuta rispettivamente in data 19 e 20 dicembre 2022.
Il nuovo accordo prevede una programmazione delle attività nel medio periodo e provvede a finalizzare le risorse stanziate dalla legge Bilancio 2022 su investimenti per la manutenzione straordinaria, pari a 5,1 miliardi di euro, e risorse per le attività di gestione e manutenzione ordinaria per circa 1 miliardo di euro all’anno per il triennio 2022-2024,
Il Contratto prevede inoltre alcune novità, tra cui il rafforzamento del livello di manutenzione della rete, con l’ampliamento del perimetro delle attività di manutenzione a seguito dell’inclusione di alcuni programmi d’intervento a carattere ricorsivo correlati alle attività del CdP-Servizi, in precedenza ricompresi nel CdP-Investimenti, ed i criteri di valutazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale degli interventi, oltre ai necessari standard di sicurezza e resilienza dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.