Mantenere in piena efficienza l’infrastruttura ferroviaria con il suo reticolo di linee e farla evolvere per connettere sempre meglio le diverse aree del Paese; gestire in sicurezza la circolazione, trasformare le stazioni in nuovi hub intermodali di riconnessione urbana.
Questo, e non solo, è nel dna di Rete Ferroviaria Italiana – società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS – che da tempo è impegnata in un piano di sviluppo e potenziamento della rete per realizzare opere ferroviarie accessibili, integrate e interconnesse.
Numerosi i progetti in via di sviluppo, con l’84% delle opere ferroviarie inserite nel PNRR già in fase di progettazione esecutiva e cantierizzazione – con oltre 200 cantieri che hanno visto la luce nell’ultimo anno e che rientrano negli investimenti di RFI su manutenzione straordinaria, tecnologie, reti regionali, connessioni porti/interporti, direttrici di interesse nazionale (Alta Velocità/Alta Capacità), linee turistiche, città metropolitane e connessione aeroporti.
Cantieri che “parlano” un linguaggio trasparente e immediato, raccontati anche dai principali canali di informazione: molti, infatti, sono stati i viaggi intrapresi da giornalisti di Tg e testate nazionali e territoriali per toccare con mano le opere in corso e rendere i cittadini consapevoli e aggiornati sulla loro importanza.
Ma i cantieri diventano anche un’occasione unica di formazione sul campo, un momento di confronto e di esplorazione per decine di architetti e ingegneri di domani. Continua infatti l’impegno di RFI per organizzare incontri sul territorio che vedono le Università protagoniste, come ad esempio le visite di numerosi studenti nei cantieri della futura stazione di Firenze Belfiore o della nuova Linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari.
Tutte le iniziative rientrano nell’ambito del progetto “Cantieri Parlanti”, realizzato dal Gruppo FS – con le Società del Polo Infrastrutture RFI e Italferr – in collaborazione con il MIT.