Il Dibattito Pubblico per il Nuovo Ponte San Michele tra Calusco d’Adda e Paderno d’Adda è stato indetto il 15 maggio 2025.

L'opera

L’intervento di realizzazione del nuovo Ponte San Michele rientra nella prima fase del progetto di potenziamento della linea Carnate-Ponte S. Pietro, con impatti sia sulla pianificazione del traffico regionale che su un eventuale sviluppo del traffico merci in futuro.

Il nuovo ponte ferroviario, che attraverserà il fiume Adda sulla linea Carnate-Ponte San Pietro, sorgerà tra le stazioni di Paderno Robbiate e Calusco, sostituendo l’attuale ponte ad arco in ferro a traffico misto (ferroviario e stradale), conosciuto come ponte San Michele (costruito tra il 1887 e il 1889), di cui è prevista nel 2030 la chiusura al traffico.

L’intervento nasce dalla necessità di garantire il collegamento tra le province di Bergamo e Lecco a seguito della chiusura definitiva al transito ferroviario e stradale del ponte storico San Michele. Inoltre, il progetto permetterà di:

  • rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte, che includono: ▪ categoria di massa assiale inferiore ad A ▪ restrizione di velocità a 15 km/h per i treni;
  • migliorare le prestazioni della linea grazie all’introduzione del doppio binario, alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci senza limitazioni, alla soppressione dei passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive.

Il doppio binario consente di migliorare la regolarità della circolazione ferroviaria. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà assicurare l’operatività e l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per promuovere modelli di trasporto e mobilità sostenibili. 

Il progetto persegue diversi obiettivi di sostenibilità, finalizzati a garantire l’efficienza e l’operatività dell’infrastruttura ferroviaria, promuovendo trasporti e mobilità sostenibile.

Tra i benefici principali ci sono:

  • la riduzione della congestione stradale e i relativi impatti ambientali, causati dalle attuali limitazioni alla circolazione sul ponte;
  • l’incremento dell'attrattività delle connessioni con alcuni poli strategici, come l’Aeroporto di Bergamo;
  • la valorizzazione del contesto paesaggistico e dei caratteri identitari del luogo, preservando il capitale naturale;
  • la limitazione delle emissioni climalteranti in fase di realizzazione dell’opera e in fase di esercizio, in coerenza con le strategie europee di mitigazione dei cambiamenti climatici.