La storia dei sistemi di Supervisione e Regolazione della Rete Ferroviaria Italiana è ricca di realizzazioni all’avanguardia: i CTC del Nodo di Genova e della Direttissima Firenze-Roma sono esempi di automazione della circolazione nati già nei primi anni ’80 e caratterizzati da livelli di automazione particolarmente elevati soprattutto per l’epoca.
Verso la fine degli anni ’90 nasce il progetto CTC Grande Rete che porterà alla definizione del Sistema di Comando e Controllo della Circolazione: nei primissimi anni del 2000 vengono così attivati in rapida successione ben sei SCC nelle sedi di Pisa, Bari, Venezia, Napoli, Genova e Verona, che gestiscono molte le principali direttrici e nodi della rete.
Pochi anni dopo la stessa tipologia di sistemi di Supervisione viene impiegata per la gestione delle linee AV Roma-Napoli e Torino-Novara (poi estesa a Milano).
Alla fine del 2007 viene attivato l’SCC di Palermo sulle principali linee dell’Isola.
SCC ha ridisegnato l’organizzazione dell’Azienda integrando le fasi principali del processo di gestione della circolazione, della manutenzione, dell’informazione al pubblico e della sorveglianza degli impianti presso specifici “posti centrali” adeguatamente strutturati per massimizzare l’integrazione operativa del personale.
E’ in corso di sviluppo un sistema denominato Optima che si pone l’obiettivo di centralizzare a livello nazionale la pianificazione e la gestione su larga scala del traffico ferroviario interfacciandosi direttamente con i vari SCC/M per inviare ad essi l’orario teorico del giorno e le sue variazioni, semplificando l’attuale modalità di gestione dell’orario e incrementando le informazioni utili, basandosi su un Modello Rete più dettagliato dell’attuale che permetterà una miglior gestione del treno in tutti i suoi aspetti.
E’ inoltre allo studio un rinnovo del sottosistema D&M di SCC/M che prevede un ampliamento degli enti e sistemi diagnosticati oltre che la possibilità di effettuare una diagnostica predittiva tramite algoritmi basati su “Big Data”.
In ultimo si segnalano ulteriori evoluzioni previste finalizzate a una migliore integrazione con i sistemi ERTMS che attrezzeranno l’intera rete nazionale nei prossimi anni.