La capillarità della rete ferroviaria nazionale e dei suoi punti di accesso, le stazioni viaggiatori e gli impianti merci, trova nell’integrazione con le altre modalità di trasporto, in particolare collettivo, un fattore di incremento dell’attrattività, mettendo a disposizione soluzioni door-to-door incentrate sul trasporto ferroviario, per un sistema di mobilità più sostenibile ed efficiente.
Dal punto di vista dell’intermodalità, le stazioni possono assumere un ruolo centrale di un sistema di mobilità che favorisca l'uso di mezzi pubblici, condivisi e attivi, contribuendo alla sostenibilità a medio e lungo termine. Le stazioni possono diventare l'epicentro di un nuovo modello di mobilità, integrato con i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) (1) dei Comuni dove la stazione si inserisce.
Osservando infatti i risultati emersi dal monitoraggio degli spostamenti da/per la stazione dei viaggiatori intervistati nell’ambito delle indagini di customer satisfaction e dall’analisi dei dati di mobilità, è possibile infatti identificare azioni concrete per il miglioramento dell’esperienza di viaggio: dai dati del 2023 emerge che la principale modalità di arrivo in stazione resta quella pedonale, utilizzata nel circa il 40% dei casi, accompagnata dalla bici e del monopattino; si assiste anche un incremento dei mezzi pubblici utilizzati nel 21% dei casi e del treno, utilizzato nel 10% dei casi; per contro l’uso dell’auto privata si attesta su circa il 25%, in calo rispetto all’anno precedente, tutti valori che segnalano nel complesso un superamento delle abitudini indotte dalla pandemia, con un significativo aumento dell’uso di mezzi collettivi anche rispetto al periodo pre-covid.
I principali fronti di intervento di RFI per sostenere l’evoluzione del trend verso scelte di mobilità più sostenibili, riguardano quindi anche lo sviluppo dell’intermodalità, attraverso la progettazione integrata di infrastrutture e servizi di collegamento tra la stazione e la città, interventi su piazzali di stazione per l’ottimizzazione degli accessi stradali, ciclabili e pedonali a servizio dei viaggiatori anche con l’attestazione di servizi di mobilità pubblica e collettiva, condivisa (car sharing, ecc), dolce e attiva (bici, pedonalità, ecc), e a basso impatto (colonnine per ricarica veicoli elettrici, ecc).
A queste azioni infrastrutturali si affiancano azioni “gestionali” come l’integrazione dell’orario ferroviario con quello degli altri mezzi del trasporto pubblico locale.
L’intermodalità nel trasporto merci, si realizza invece negli interporti, nei terminal ferro-gomma e presso i porti, dove le unità di carico provenienti dalle navi, vengono caricate su treno verso le destinazioni inland.
Note:
(1) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, DM 4 agosto 2017 «Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257»
L'integrazione delle stazioni ferroviarie con altri mezzi di trasporto è un fattore di qualità significativo per i clienti che cercano soluzioni door-to-door. RFI per questo si impegna nella realizzazione di interventi infrastrutturali e di soluzioni digitali per facilitare l'interscambio tra gli altri mezzi di trasporto e il treno, nonché nella cooperazione con enti locali e operatori di altri sistemi di trasporto per offrire soluzioni integrate.
Indicatore | Parametro | Obiettivo 2024 |
---|---|---|
Percezione della facilità e comodità di arrivo alla stazione |
% di persone soddisfatte |
|
* Obiettivi di qualità che prevedono il coinvolgimento di terzi