RFI - nuovi treni in arrivo per la flotta diagnostica di RFI

Cinque nuovi treni diagnostici bimodali per monitorare lo stato dell’infrastruttura e supportare le attività di manutenzione, con l’obiettivo di garantire la massima efficienza della rete.

Rete Ferroviaria Italiana ha sottoscritto in questi giorni un accordo con Stadler e Mermec per la realizzazione e la consegna di cinque nuovi mezzi diagnostici, per un investimento complessivo di circa 130 milioni di euro.

Si tratta del primo progetto integrato, con consegna nella formula “chiavi in mano” del veicolo ferroviario equipaggiato dei sistemi diagnostici. Di fatto Stadler e Mermec collaboreranno in sinergia per consegnare a RFI nuovi mezzi, attrezzati già con le tecnologie di bordo per la diagnostica dell’infrastruttura ferroviaria.

La nuova commessa evidenzia l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana nella volontà di accelerare sul progetto di rinnovo e ampliamento della propria flotta diagnostica, iniziato concretamente nei primi mesi di quest’anno con l’arrivo sui binari di Aldebaran 2.0 e con il prossimo e imminente debutto di Diamante 2.0.

I cinque nuovi treni – a composizione bloccata a tre casse, con trazione bimodale (diesel ed elettrica) e compatibili con l’evoluto sistema ERTMS – saranno operativi in tutta Italia per ispezionare l’infrastruttura ferroviaria, controllando in tempo reale binari, linea elettrica, sistemi di segnalamento e telecomunicazione. I nuovi convogli diagnostici saranno in grado viaggiare su tutte le linee, di monitorare e di acquisire le informazioni necessarie per mantenere in efficienza gli oltre 16.700 chilometri di rete ferroviaria nazionale e di aumentare la sicurezza operativa di tutti i treni.

La loro omologazione e messa in servizio è prevista per il 2023. Rigorosamente in blu oltremare e giallo segnale i colori che contraddistingueranno la livrea, gli stessi utilizzati per tutti gli altri treni della flotta diagnostica RFI.

Il progetto di sviluppo e potenziamento della flotta, del valore complessivo di circa 585 milioni di euro, procede a ritmo spedito. Oltre a interventi di revamping, sono in programma la fornitura di quindici nuovi autocarrelli diagnostici bimodali, la realizzazione di tre carri diagnostici K12 e la fornitura di sette nuovi convogli per la verifica interna delle rotaie mediante misure ad ultrasuoni e la diagnostica delle gallerie.

Il servizio di diagnostica mobile ha numerosi vantaggi: permette di raccogliere informazioni sullo stato dell’infrastruttura, consentendo non solo l’individuazione e l’eliminazione tempestiva di anomalie ma, soprattutto, supportare la programmazione della manutenzione ordinaria così da ottimizzare tempi e costi degli interventi.

A testimoniare l’eccellenza sul campo della struttura Servizi per i Rotabili e per la Diagnostica della Direzione Produzione di RFI sono:

  • l’estensione della certificazione del Sistema di Gestione degli Asset di RFI, acquisita nel 2019 ai sensi della norma UNI ISO 55001, agli asset tangibili mobili (veicoli ferroviari per la diagnostica e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria) e intangibili (competenze per la diagnostica e gestione dei veicoli ferroviari);
  • la certificazione in qualità di Soggetto Responsabile della Manutenzione (SRM) dei propri veicoli ferroviari impiegati per la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, ai sensi del regolamento UE n. 445/2011 e del regolamento UE n. 779/2019.

I nuovi treni, attraverso idonei applicativi web di gestione, contribuiranno a proiettare il Gruppo FS verso un’autentica rivoluzione digitale nell’ambito della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, parallelamente e compatibilmente con i piani di sviluppo dei sistemi tecnologici e delle telecomunicazioni, dell’Internet of Things, di 5G, BigData, Intelligente Artificiale e Automazione. L’evoluzione digitale consentirà di migliorare e rendere più efficienti i processi industriali e produttivi.


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