Gli incontri fra il Commissario Straordinario Macello e la Vicepresidente di Regione Veneto De Berti
Lo stato di avanzamento della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Brescia - Verona - Padova, gli interventi nel nodo di Verona e i benefici che le nuove opere porteranno al territorio sono i temi al centro degli incontri di oggi, lunedì 14 febbraio, fra la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti e il Commissario di Governo e direttore investimenti di RFI Vincenzo Macello.
In mattinata si è svolta una visita ai cantieri della Brescia-Verona nell’area tra i comuni di Sona e Sommacampagna alla quale ha partecipato anche Franco Lombardi presidente di Cepav 2, il consorzio che sta realizzando l’opera per conto di Rete Ferroviaria Italiana. Nel pomeriggio, nella sede della provincia, si è tenuto un incontro di aggiornamento e confronto con gli enti locali e le associazioni di categoria del territorio, dove oltre a De Berti e Macello, sono intervenuti anche il sindaco di Verona Federico Sboarina e il presidente della provincia di Verona Manuel Scalzotto.
“La nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona-Padova prevede un investimento di circa 2,5 miliardi di euro. Lo stato di avanzamento dell’opera è oltre il 24%”, ha dichiarato Macello. “Nel 2021 abbiamo contabilizzato circa 300 milioni di euro e le previsioni per il 2022 sono di circa 460 milioni, quindi un incremento importante della produzione dell’opera. In tutta la tratta - ha proseguito il Commissario di Governo e direttore investimenti RFI - i cantieri sono attivati e lavorano a regime. Le opere principali sono la galleria di Lonato, in cui stiamo procedendo allo scavo dei 6 km di galleria tramite fresa, e la galleria di San Giorgio i cui lavori vengono effettuati con scavo tradizionale. Sono impegnati circa 1.500 operai di Cepav 2. E’ prevista un’attivazione per fasi a partire dalla fine del 2025. I vantaggi per il territorio, e non solo, sono importantissimi perché la nuova opera consentirà di liberare la linea convenzionale dai flussi di traffico merci e lunga percorrenza a tutto vantaggio dei servizi regionali che potranno così essere potenziati e incrementati. Al contempo, i treni ad alta velocità potranno percorrere la nuova linea fino alla velocità di 250 km orari connettendo Brescia, Verona, Vicenza e Padova con una riduzione significativa dei tempi di viaggio”.
Vincenzo Macello ha anche sottolineato che “da qui ai prossimi anni l’area di Verona sarà, come infrastruttura ferroviaria nazionale, la più coinvolta dai cantieri e quindi è importantissimo condividere con le amministrazioni e il territorio tutti gli obiettivi delle nuove opere e le soluzioni operative per raggiungerli. Abbiamo circa 25 interventi che afferiranno tutti nell’area di Verona, che rappresenta il crocevia dei principali corridoi TEN-T in cui entro il 2030 si prevede di spostare il 30% del traffico merci dalla gomma al ferro”.
“Su Verona - ha poi aggiunto - abbiamo due interventi per separare i due flussi di traffico (merci e lunga percorrenza passeggeri) a Verona Ovest ed Est per un investimento di circa 700 milioni di euro. A oggi siamo in fase di progettazione definitiva e successivamente andremo in gara d’appalto. Per la parte di Verona Ovest faremo il prolungamento della linea AV/AC e una nuova bretella indipendente per le merci che andrà a connettersi sia al Brennero sia a Verona Quadrante Europa. Per quanto riguarda Verona Est abbiamo il fascio merci Cason e andremo a realizzare una nuova stazione verso lo scalo merci. Spostandoci verso Vicenza stiamo realizzando la Verona-Vicenza, una tratta di 44 km con un investimento di 2,76 miliardi. Attualmente siamo al 13% di avanzamento dei lavori”.
“Oggi è la prima volta che viene fatto un incontro con tutti gli enti e le associazioni di categoria del territorio veronese per parlare di Alta Velocità. Abbiamo di fatto adottato un metodo di lavoro che ha permesso di costruire un modello virtuoso che consiste nel condividere le soluzioni praatiche con i soggetti coinvolti per arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati”, ha affermato la Vicepresidente Elisa De Berti.
“Dei quattro corridoi TEN-T di interesse europeo che interessano l’Italia, tre coinvolgono il Veneto e due di questi si incrociano a Verona, che rappresenta quindi un nodo fondamentale, la cui centralità si estende a tutto il territorio regionale, sia per il trasporto merci che per il trasporto passeggeri. Le ricadute dell’Alta Velocità saranno quindi sia infrastrutturali che economiche", ha proseguito la Vicepresidente. "Dai sopralluoghi effettuati abbiamo potuto constatare che i cantieri sono entrati nel vivo e che i lavori continuano e procedono in maniera spedita. Nei prossimi anni la città di Verona sarà interessata da una serie di cantieri che avranno un impatto estremamente significativo sulla città ed il territorio circostante”.