Ancona, 3 febbraio 2024 - Rete Ferroviaria Italiana - società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS - ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di raddoppio della tratta PM 228 – Albacina, parte integrante della linea Orte-Falconara.
La gara ha un valore di oltre 95 milioni di euro, finanziati anche con fondi PNRR.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo binario in affiancamento a quello esistente, tra il Posto di Movimento al km 228 della linea Orte-Falconara e la stazione di Albacina, andando così a completare il raddoppio tra le stazioni di Fabriano ed Albacina stessa.
Il tracciato ha uno sviluppo di circa 4 km lungo il quale verrà soppresso un passaggio a livello che verrà sostituito con un sottovia. Interessata dagli interventi anche la stazione di Albacina con l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’adeguamento delle banchine, la realizzazione di un sovrappasso perdonale e nuove pensiline.
"Abbiamo pubblicato la gara per il raddoppio della Linea Orte-Falconara nei tempi più rapidi possibili” - ha detto l'AD di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio – “l'opera rientra nei finanziamenti PNRR e il rispetto dei tempi della realizzazione è fondamentale per un approccio sinergico con l'Unione Europea. Il PNRR per RFI è una sfida che ci motiva ogni giorno e che sta puntando a dare centralità al nostro sistema ferroviario e a migliorare i collegamenti, anche grazie a opere fondamentali come questa".
Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo Vincenzo Macello, Vice Direttore Generale di RFI.
Gli interventi si inseriscono nel più ampio piano messo in campo da RFI per il potenziamento e la velocizzazione della direttrice Orte-Falconara, che andrà a migliorare il collegamento passeggeri tra le regioni tirreniche e adriatiche, realizzando anche un itinerario merci alternativo per i collegamenti nord-sud.
Una volta ultimati, i lavori consentiranno la riduzione dei tempi di percorrenza tra Roma e Ancona, il miglioramento dei livelli di regolarità, l’incremento del numero dei treni che possono circolare sulla tratta e un maggiore accessibilità al servizio ferroviario.