Quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme, al via il Dibattito Pubblico

  • illustrato oggi a Roma, presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il programma dei lavori per il Dibattito Pubblico sul progetto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) di quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme, parte della Direttrice Adriatica, l’infrastruttura che si estende da Bologna a Lecce;
  • partiranno giovedì 16 maggio alle 17.00 gli incontri del Dibattito Pubblico, coordinati da Andrea Pillon di Avventura Urbana Srl con l’obiettivo di informare i portatori di interesse, raccogliere chiarimenti, criticità o temi da approfondire, e proporre soluzioni migliorative sul progetto;
  • previsti quattro incontri pubblici online e tre incontri tecnici in presenza con le amministrazioni locali interessate. La presentazione della Relazione conclusiva da parte del Responsabile si terrà il 6 settembre 2024.

Presentare al pubblico il progetto di quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme e raccogliere osservazioni e proposte per consentire al proponente dell’opera, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), di valutare emigliorare la progettazione e la programmazione dell’intervento: sono queste le finalità del Dibattito Pubblico coordinato da Andrea Pillon della Società Avventura Urbana e illustrato oggi presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a Roma.

Il progetto consiste nella realizzazione del quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese Riolo Terme, che rappresenta il primo segmento con caratteristiche di Alta Velocità e Alta Capacità (AC/AV) della Direttrice Adriatica, infrastruttura che si estende da Bologna a Lecce e rappresenta un asse strategico la crescita della logistica ferroviaria per i porti del Centro e del Sud d’Italia. La Direttrice è infatti una delle opere individuate dall'Unione Europea come necessarie per la realizzazione del corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete strategica transeuropea di trasporto (TEN-T core network).

Le analisi svolte da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno condotto a individuare e comparare due possibili scenari di intervento: un’alternativa in affiancamento alla linea storica e uno scenario che prevede tre alternative in variante, in adiacenza al corridoio autostradale. Le soluzioni in variante, che hanno inizio a ovest della Fermata S. Lazzaro e terminano dopo Castel Bolognese, sono emerse come le più efficaci, in quanto minimizzano gli impatti sulle aree urbanizzate e le interferenze tra i flussi di traffico.

L’iter di Dibattito Pubblico prevede quattro incontri pubblici online, di cui il primo il 16 maggio 2024 e l’ultimo il 5 giugno 2024, e tre tavoli di lavoro tecnico-istituzionali, finalizzati a presentare le ragioni e le caratteristiche della proposta e a raccogliere osservazioni ed eventuali proposte migliorative. La presentazione della Relazione conclusiva da parte del Responsabile si terrà il 6 settembre 2024.

Si può prendere parte al dibattito in varie forme: partecipando attivamente agli incontri, consultando il sito web (www.dpbolognacastelbolognese.it), dove è possibile trovare informazioni di dettaglio sull’intervento e inviare richieste di chiarimento, e presentando suggerimenti e proposte che saranno caricati sul sito nella sezione “Osservazioni”.

Alla conferenza stampa di apertura del Dibattito Pubblico, tenutasi stamane nel Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, insieme al Responsabile del dibattito pubblico Andrea Pillon sono intervenuti: Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Edoardo Rixi, Viceministro delle Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e Paolo Ferrecchi, Direttore Generale della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna.

“Il dibattito è aperto alle amministrazioni statali, alle regioni e agli altri enti territoriali interessati dall’opera, nonché ai portatori di interesse diffusi costituiti in associazioni o comitati che, in ragione degli scopi statuari, sono interessati dall’intervento. Il dibattito è organizzato affinché i portatori e le portatrici di interesse possano ricevere un’informazione completa sul progetto, chiedere e ottenere chiarimenti, indicare criticità o temi da approfondire, e proporre soluzioni migliorative. Riteniamo infatti fondamentale che durante il confronto voci diverse abbiano la possibilità di essere ascoltate, affinché RFI possa tenerne conto nell’ambito delle proprie valutazioni rispetto al progetto. Il dibattito pubblico si conclude con la presentazione, da parte del responsabile del dibattito pubblico, della Relazione conclusiva, che viene inviata al proponente dell’opera, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), per la valutazione degli esiti e delle osservazioni raccolte nel corso del dibattito stesso” ha dichiarato Andrea Pillon, Responsabile del Dibattito. “Entro i due mesi successivi dalla ricezione della Relazione conclusiva, il proponente dell’opera, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), pubblicherà sul proprio sito internet il Documento conclusivo che conterrà la valutazione dei risultati e delle proposte emerse nel corso del dibattito, evidenziando la volontà o meno di realizzare l’intervento, le eventuali modifiche da apportare al progetto e le ragioni che hanno condotto a non accogliere eventuali proposte” ha concluso Pillon.

“L’intervento rappresenta il primo tassello per un sistema efficiente e integrato. Il quadruplicamento della linea ferroviaria tra Bologna e Castel Bolognese porterà benefici, per il trasporto locale e merci, su scala regionale e metropolitana. L’obiettivo è quello di velocizzare la connessione tra il Nord e il Sud del Paese e aumentare la capacità dell’infrastruttura per un itinerario merci strategico verso i porti meridionali. Col dibattito pubblico costruiamo un progetto condiviso per accompagnare, con una visione di lungo periodo, la trasformazione del territorio in chiave sostenibile. Un confronto trasparente sulle alternative di tracciato per consolidare il tracciato che risponde meglio ai bisogni del territorio” ha dichiarato Edoardo Rixi, Viceministro delle Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Il quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese è una delle opere infrastrutturali prioritarie per l’Emilia-Romagna. Rafforzare il trasporto su ferro significa infatti spingere sempre più su modalità di spostamento quotidiano meno impattanti per il territorio e offrire a pendolari, studenti e turisti valide alternative rispetto all’auto privata, con benefici per l’ambiente e l’aria, proprio in una zona altamente interessata al traffico di persone e merci. È quindi con soddisfazione che accogliamo l’avvio del dibattito pubblico che potrà portare un indubbio valore aggiunto alla realizzazione dell’opera” ha dichiarato Andrea Corsini, Assessore Infrastrutture, Trasporti e Turismo della Regione Emilia-Romagna. “L’ascolto del territorio, in un’ottica di trasparenza e di miglioramento, al di là di quanto previsto dalla normativa, è uno degli elementi caratterizzanti l’operato della Regione Emilia-Romagna che quattro anni fa ha voluto riunire enti locali, rappresentanze sindacali, d’impresa, dei professionisti e del terzo settore, Ufficio scolastico regionale, Atenei e Istituti di ricerca, Camere di commercio e banche, intorno al Patto per il Lavoro e per il Clima. Lavorare insieme per progettare e realizzare infrastrutture utili anche al contrasto del cambiamento climatico deve essere il nostro obiettivo comune” ha concluso Corsini

“L’avvio del dibattito pubblico per il progetto di quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese, già interamente finanziata per 3,65 miliardi, segna un’importante tappa nella realizzazione dell’opera, una fase che permette agli stakeholder interessati di dare un proprio contributo per raggiungere soluzioni condivise” ha detto Gianpiero Strisciuglio, AD e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana. “Le proposte portate da cittadini e amministratori locali, che conoscono il territorio e le sue peculiarità, ci aiutano ad arricchire le scelte progettuali.”

Il Responsabile del Dibattito Pubblico, Andrea Pillon, è supportato da una struttura tecnica operativa, composta da: Gaia Volpe (Avventura Urbana S.r.l.); Francesca Damonte (Avventura Urbana S.r.l.); Luca Ferracuti (Avventura Urbana S.r.l.; Alessandro Talarico (Avventura Urbana S.r.l.). 


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