Il restauro di una statuetta di Ercole, databile al II secolo a.c., offre una testimonianza importante della vita e delle credenze delle antiche popolazioni del Sannio.
La statuetta, scoperta durante i lavori per la realizzazione della nuova linea AV/AC Napoli-Bari nell'area del santuario ellenistico-romano di Ponte (BN), è oggetto di un intervento di restauro promosso da Archeolog, ente del Terzo Settore del Gruppo FS, che riunisce RFI, Italferr e Anas, in collaborazione con le Soprintendenze del Ministero della Cultura.
Di piccole dimensioni e realizzata in lega metallica a fusione piena, presenta una patina grigio-verdastra che ne testimonia il tempo trascorso. La figura rappresenta Ercole, noto eroe della mitologia greca, raffigurato nudo e in piedi in una posa che esprime potenza e movimento. Con la gamba sinistra leggermente protesa in avanti e la gamba destra flessa, Ercole sembra essere nell’atto di brandire un oggetto (mancante), mentre la sua leontè (pelle del leone Nemeo, trofeo della prima fatica di Ercole) pende dal braccio sinistro, avvolta sulle spalle e fermata al petto dagli artigli incrociati.
L’immagine di Ercole catturata in questa statuetta rivela un impianto solido e muscoloso, con particolare enfasi sulla muscolatura del petto, delle cosce e dei glutei, che enfatizzano la sua figura di eroe forte e invincibile. Il volto, leggermente inclinato verso destra, con occhi rotondi, un naso schiacciato e la bocca serrata, aggiunge realismo e intensità all'immagine di questo celebre personaggio mitologico. La capigliatura è resa con leggere virgolature che simboleggiano i riccioli, lasciando scoperte le orecchie, un altro dettaglio distintivo.
Ercole, nella cultura sannita, era visto come una divinità protettrice delle greggi e delle sorgenti, una figura centrale nel mondo agricolo-pastorale. La sua immagine, in questo contesto, rappresenta la forza, la protezione e la garanzia dei commerci e dei patti, che erano essenziali per la vita quotidiana degli abitanti della regione.
Il ritrovamento di questa statuetta, ora in restauro, non solo ci permette di ammirare una rappresentazione unica di uno dei miti più celebri dell'antichità, ma ci offre anche un'importante testimonianza della vita e delle credenze delle antiche popolazioni del Sannio. Nonostante la mutilazione degli arti inferiori, la statuetta conserva ancora un fascino straordinario, con dettagli che la rendono un pezzo fondamentale per la comprensione della statuaria antica.
Il restauro di questa statuetta di Ercole rappresenta solo una delle numerose iniziative portate avanti da Archeolog, che è costantemente impegnata nel recupero e nella tutela dei reperti archeologici emersi durante la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Un lavoro che non si ferma con il restauro di singoli reperti, ma che continua a unire la grandezza del passato alla modernità delle opere infrastrutturali.