Digitalizzazione e infrastrutture, RFI premiata alla conferenza Esri 2025

Alla società del Gruppo FS il premio “Digital Twin 2025”

L’innovazione digitale al servizio dello sviluppo delle infrastrutture ferroviarie, per una mobilità sempre più intelligente e al servizio dei bisogni dei cittadini. Anche quest’anno Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS è stata protagonista alla Conferenza Esri Italia, appuntamento tenutosi a Roma il 14 e il 15 maggio che rappresenta l’evento annuale più atteso in Italia per chi lavora nel campo dei GIS, ovvero i sistemi Informativi Geografici che consentono di acquisire, archiviare, analizzare e visualizzare grandi quantità di dati legati ad una posizione geografica precisa.

La conferenza ESRI 2025 ha visto oltre duemila iscritti, 100 progetti presentati e una vasta area espositiva allestita per aziende, startup e leader del settore delle infrastrutture. Tra queste anche RFI, che ha ricevuto il premio “Digital Twin 2025” per "l’approccio innovativo che ha reso possibile portare il GIS dall’esterno all’interno di un edificio e che ha saputo combinare efficacemente planimetrie CAD con il modello BIM, verso una banca dati geografica interoperabile nel GIS”. Alla base del riconoscimento ricevuto vi è stata la proficua collaborazione tra la direzione Strategie e la Direzione Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana.

Durante la sessione plenaria si è discusso con i protagonisti del settore di come costruire città più vivibili, infrastrutture più intelligenti, modelli predittivi più accurati, filiere produttive più sostenibili. A partecipare per RFI Luigi Contestabile, Resp. Pianificazione e Sviluppo Servizi e Pier Paolo Olla, Resp. della Direzione Operativa Stazioni. È stata questa l’occasione per presentare e approfondire l’impegno dell’azienda per sviluppare tecnologie digitali in grado di guidare la pianificazione delle infrastrutture di trasporto, centrali per ridefinire il rapporto tra cittadini, mobilità e ambiente urbano.

Il progetto MobiLAND di RFI

Le 2.200 stazioni gestite da RFI, come ha sottolineato nel suo intervento Contestabile, rappresentano un tesoro di grande valore per il Paese. «Per questo motivo abbiamo definito un progetto molto ambizioso che punta a digitalizzarle su GIS, in un'unica piattaforma di location intelligence, accessibile a tutta l’azienda». Questo intento risponde al nome di MobiLAND, piattaforma che gestisce una quantità crescente di dati, inclusi quelli provenienti da celle telefoniche, GPS e analisi semantiche del web e permette nuove forme di monitoraggio e progettazione dei servizi, migliorando l'accessibilità e la connettività delle stazioni con le zone circostanti.

Il progetto ha innanzitutto definito e strutturato la base dati. Poi, ha spiegato Luigi Contestabile, è iniziata la fase di raccolta e verifica delle informazioni georiferite e «in pochi mesi abbiamo digitalizzato circa 600 stazioni. Stiamo costruendo una base informativa fondamentale, che cambierà per sempre il modo di pianificare lo sviluppo delle stazioni e dei servizi in esse contenute, a partire da quelli dedicati alle persone a ridotta mobilità».

I benefici concreti del progetto

Un progetto complesso, nel segno della rivoluzione digitale, alla base del premio assegnato a RFI e che prevede dei benefici concreti per cittadini e viaggiatori. Qualche esempio? Sarà molto più facile individuare e valorizzare gli spazi commerciali, effettuare operazioni di controllo e di manutenzione delle varie infrastrutture, come per esempio i binari oppure gli stessi fabbricati delle stazioni dedicati ai servizi per i viaggiatori. Proprio per puntare sempre di più sulla digitalizzazione di questi processi, nel suo intervento Pierpaolo Olla, responsabile della direzione operativa stazioni di RFI, ha rimarcato l'importanza della GIS School interna di Rete Ferroviaria Italiana che «conta oltre 200 membri e punta a internalizzare le varie competenze che permettano di considerare la gestione digitale delle stazioni parte integrante del core business dell'azienda».