Routing: Almería-Valencia/Algeciras/Madrid-Saragozza/Barcellona-Marsiglia-Lione-Torino-Milano-Verona -Padova/Venezia-Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest Lubiana /Fiume -Zagabria-Budapest-Zahony (frontiera ungherese-ucraina);
Membri: ADIF (Spagna), Línea Figueras Perpignan (Spagna-Francia), SNCF Réseau (Francia), Oc’Via (Francia), RFI (Italia), SŽ - Infrastruktura (Slovenia), MÁV (Ungheria); VPE (Ungheria), e HŽ Infrastruktura (Croazia).
Forma Giuridica: Gruppo Europeo di interesse Economico;
Sede legale, Ufficio permanente e Sportello Unico: Milano.

Sito web: https://www.railfreightcorridor6.eu

Il Corridoio Mediterraneo costituisce il più importante asse di connessione ferroviario merci orizzontale europeo, estendendosi per 7.779 km dalla Spagna al confine dell’Unione Europea, collegando il Bacino del Mediterraneo con l’Europa Centrale e con l’Ucraina.

Per questo motivo il Corridoio Mediterraneo ha un elevato potenziale per acquisire quote rilevanti dei flussi di traffico Europa-Asia, sebbene attualmente minacciate dalle vicissitudini belliche che vedono coinvolta l’Ucraina.

Nel suo percorso da Est a Ovest, il Corridoio Mediterraneo è interconnesso con altri sette Corridoi Ferroviari delle Merci e attraversa 3 delle 4 principali aree manifatturiere d’Europa: Catalogna, Auvergne-Rhone-Alpes e Piemonte-Lombardia. Il PIL dei paesi attraversati dal Corridoio Mediterraneo è pari a circa 5.600 5.800 miliardi di Euro (fonte Eurostat, 2021) con una popolazione di circa 190 milioni di persone. Il Corridoio collega oltre 100 Terminali intermodali, 5 dei principali Porti Marittimi del Mediterraneo e 2 importanti Porti Fluviali (Lione e Budapest).

Il Corridoio Mediterraneo costituisce per l’Italia un’importante connessione logistica con la Francia ad ovest e con la Slovenia ad est, attraversando alcune tra le regioni italiane economicamente più avanzate, includendo i porti di Venezia e Trieste.

Relativamente agli scambi tra Italia e Francia, i volumi di merci trasportate attraverso il valico del Frejus sono riportati nella seguente tabella (Dati Alpinfo 2019-2020 ed. luglio 2022):

 

 2019

2020

Volumi Merci Totali Valico Modane - Migliaia Tonnellate
 
14.462,00 13.088,90
Volumi Merci Ferrovia Valico  Modane - Migliaia Tonnellate
 
2.863,70 2.406,30
Modal share Valico Modane- Percentuale
 
19,8% 18,4%

Volumi Merci Totali Valico Ventimiglia - Migliaia Tonnellate

21.705,00

19.515,70

Volumi Merci Ferrovia Valico Ventimiglia - Migliaia Tonnellate

743,60

633,70

Modal share Valico Ventimiglia - Percentuale

3,4%

3,2%
 

Tali dati mostrano un’elevata intensità di trasporto merci, anche se non paragonabili ai valichi svizzeri ed austriaci, con ampi margini di crescita per il settore ferroviario in considerazione della sempre più impellente necessità di decongestionamento stradale soprattutto in relazione agli scambi tra Francia e Italia. 

L’organizzazione del Corridoio Ferroviario Merci Mediterraneo è stata resa operativa nel 2013 in linea con le scadenze previste dal Regolamento EU 2010/913.
Dalla sua istituzione ad oggi, il Corridoio Ferroviario Merci Mediterraneo ha visto un costante incremento del rapporto tra capacità ferroviaria offerta e richiesta, stabilizzandosi attorno al 45% negli ultimi anni. Anche il rapporto tra la capacità ferroviaria offerta dal corridoio e il totale della capacità internazionale programmata offerta dai gestori è andato gradualmente ad aumentare, segno del ruolo sempre più rilevante svolto dal corridoio come sportello unico per l’offerta di capacità internazionale armonizzata (C-OSS).

TT=timetable;  LTL=late path request. TT2015 22%; TT 2016 25%; TT 2017 27%; TT 2018 33%; TT 2019 30% e 34% dopo LPR; TT 2020 24%

Nel corso degli anni, il Corridoio Mediterraneo  ha contribuito in maniera considerevole al miglioramento della cooperazione internazionale tra i suoi Gestori dell’Infrastruttura e l’Organismo di Allocazione della Capacità (in Ungheria vi è una separazione dei ruoli) che ha visto il suo apice nell’importante Conferenza svoltasi a Zagabria nel 2017, nel corso della quale è stata firmata dai rispettivi Amministratori Delegati una Lettera di Intenti riportante una serie di misure specifiche finalizzate al rafforzamento dello sviluppo del trasporto merci internazionale.

Tra i compiti del Corridoio, vi è anche l’aggiornamento periodico di uno studio di mercato relativo alle tendenze di traffico osservate e attese lungo la sua direttrice. Il Corridoio ha svolto un primo studio nel 2013, successivamente aggiornato nel 2016, quando la Croazia è entrata a far parte del Corridoio stesso. Lo studio di mercato contiene una serie di proiezioni di trasferimento modale con orizzonti temporali a medio e lungo termine in funzione di alcuni parametri determinanti nella scelta modale (es. costo del trasporto ferroviario e stradale, sviluppi infrastrutturali, etc.). Nel 2020, il Corridoio, in cooperazione con il Corridoio Ten-T Mediterraneo, ha elaborato un nuovo studio con un’analisi dei traffici presenti sul Corridoio e degli scenari di sviluppo futuri in base all’ipotesi di evoluzione di determinati fattori economici e di politiche di trasporto.

Nel 2017 il Corridoio ha inoltre completato uno studio relativo all’ultimo miglio ferroviario, finalizzato all’identificazione delle principali misure infrastrutturali necessarie al rafforzamento delle performance della catena logistica in relazione alle connessioni tra gestore dell’infrastruttura e terminali.

Dal 2019 il Gruppo di Lavoro Train Performance Management (TPM) ha organizzato una serie di incontri con le Imprese Ferroviarie operative lungo il Corridoio due volte all’anno con l’obiettivo di:

  • comprendere meglio le evoluzioni e le esigenze del mercato del trasporto ferroviario;
  • identificare i punti di debolezza e le possibili azioni correttive;
  • avviare e condurre analisi congiunte dei principali problemi del settore ferroviario lungo il Corridoio, con particolare riferimento ai transiti transfrontalieri.

Tra i vari studi condotti dal Corridoio negli ultimi anni, si segnala quello denominato “Boost on Rail” sviluppato nel 2019 in collaborazione con Federchimica avente come oggetto l’identificazione dei fattori ritenuti dal settore Chimico determinanti ai fini dello shift modale.  

Nel corso del 2020, il Corridoio Mediterraneo ha effettuato un progetto pilota relativo all’implementazione di una funzione di controllo e monitoraggio del trasporto ferroviario internazionale End-to-End su un campione di relazioni di traffico internazionale binazionale e tri nazionale.

Attività di miglioramento della circolazione ai confini

Villa Opicina Task force

Da settembre 2020, per lavori programmati al Tunnel delle Caravanche (al confine tra Austria e Slovenia), parte del traffico Koper - Villach è stato deviato via Villa Opicina/Tarvisio con conseguenti criticità gestionali dell’impianto di Villa Opicina e dei terminal e impianti della zona su entrambi i lati del confine. In risposta a un incremento del traffico al valico di frontiera italo-sloveno del 32% il Corridoio Mediterraneo ha coordinato una task force costituita dai Gestori dell'Infrastruttura italiano e slovena con l’obiettivo di monitorare congiuntamente la programmazione e la gestione operativa del traffico merci, di condividere le regole di gestione del traffico transfrontaliero e di istituire un tavolo di confronto con le Imprese Ferroviarie per condividere azioni di miglioramento della puntualità sul valico.

Nel 2023 e 2024, la Villa Opicina Task Force proseguirà le attività volte ad efficientare la circolazione ferroviaria fra l’Italia e la Slovenia. Obiettivo prioritario è quello di addivenire ad una significativa riduzione dei tempi di stazionamento dei convogli ferroviari merci nella stazione di Villa Opicina.

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Modane task force

Al confine tra Italia e Francia presso l’impianto di Modane, con il coinvolgimento di RFI e SNCF Réseau, il Corridoio ha avviato l’iniziativa denominata Quality Circle Operation (QCO), finalizzata alla riduzione dei tempi di transito tramite l’individuazione di iniziative congiunte con le Imprese Ferroviarie, anche in previsione della realizzazione del nuovo collegamento Torino – Lione.

Tra le sfide future del Corridoio Mediterraneo vi è certamente quella di realizzare il trasferimento del traffico merci dalla strada al ferro, sino a raggiungere la quota su rotaia del 30% al 2030, coerentemente con gli obiettivi stabiliti dalla politica europea dei trasporti.

Il Corridoio Mediterraneo nel medio periodo concentrerà i suoi sforzi sul:

  • miglioramento dei transiti al confine, svolgendo azioni volte a sviluppare una maggiore interoperabilità e ad assicurare un regolare monitoraggio dei traffici per individuare e implementare azioni correttive volte a diminuire i tempi di transito e garantire una maggiore affidabilità del trasporto;
  • miglioramento del monitoraggio delle performance con particolare attenzione al perfezionamento dell’affidabilità dei dati e ad una maggiore informatizzazione della gestione delle informazioni;
  • sviluppo di un’offerta di capacità internazionale sempre più in linea con i bisogni dell’utente finale, estendendo l’offerta con un più elevato coordinamento con terminali e porti. 
Organizzazione corridoio merci mediterraneo