Il Connecting Europe Facility (CEF) è uno strumento di finanziamento comunitario fondamentale per promuovere la crescita, l'occupazione e la competitività attraverso investimenti mirati a livello europeo nei settori dei trasporti, dell'energia e dei servizi digitali.

Con specifico riferimento ai Trasporti, il CEF mira allo sviluppo di una rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) ad alte prestazioni, sostenibile ed efficiente. Perché ciò sia possibile è necessario:

  • eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferrovia­ria e realizzare i collegamenti mancanti;
  • promuovere tecnologie di trasporto innovative a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando comunque la sicurezza;
  • favorire l'integrazione e l'interconnessione delle diverse modalità di trasporto.

RFI partecipa al CEF Trasporti nell’ambito della programmazione 2014-2020 e della programmazione 2021-2027.

 

La programmazione 14-20 è stata istituita con Regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 al fine di concedere l’assistenza finanziaria dell'Unione Europea alle reti transeuropee e, in particolare, ai progetti infrastrutturali di interesse comune nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia, sfruttando le potenziali sinergie tra tali settori.

RFI partecipa al CEF 14-20 con i seguenti progetti:

Veneto Intermodal è il progetto europeo co-finanziato dal Programma CEF,  capofila l’Interporto Quadrante Europa di Verona,  che coinvolge tra i partners Regione Veneto, Rete Ferroviaria Italiana e Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale.

Obiettivo del progetto Il quadro generale all’interno del quale si svilupperà il progetto è costituito dal Piano dei trasporti della Regione Veneto, con particolare riferimento alla sua parte relativa alle merci e alla logistica. L’azione nel suo complesso mira al potenziamento del cosiddetto “ultimo miglio” di tre infrastrutture regionali di interesse comunitario, Interporti di Verona e Padova e Porto di Venezia, tutti nodi Core della Rete TEN-T, infrastrutture che permettono l’interscambio commerciale con il resto d’Europa e del mondo per le aziende localizzate sul territorio regionale.

Il progetto ha un budget complessivo di 4 milioni di euro, co-finanziati al 50 per cento, e si concluderà a fine 2021.

In particolare, RFI progetterà, a livello preliminare ed esecutivo, il potenziamento della stazione di Verona Quadrante Europa, il nuovo terminal intermodale da 750m e le sue connessioni alla direttrice del Brennero e alla linea per Bologna. Inoltre RFI, svilupperà la fattibilità ed il progetto preliminare di un nuovo collegamento diretto da est (direzione Venezia) della stazione di Padova Interporto per connettere l’interporto in modo diretto con i Corridoi Mediterraneo e Baltico Adriatico.

"Designing the upgrade of Italian railway stations on the MED, BAC, RALP and SCAN-MED TEN-T Core Network Corridors"

Il progetto parte con l'elaborazione di una analisi di fattibilità tecnico-economica fino alla progettazione esecutiva connessa a interventi di riqualificazione o di adeguamento agli standard di interoperabilità delle aree di stazione collocate in hub strategici (multimodal hub). Obiettivo è assegnare alle stazioni una rinnovata centralità, per esprimere appieno il potenziale di nodo trasportistico e polo di servizi funzionale a incentivare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile.

Le attività interesseranno le stazioni presenti lungo le linee ferroviarie dei quattro Corridoi TEN-T che attraversano l’Italia: MED, BAC, RALP, SCAN-MED. 

In particolare:

  • Corridoio Baltico - Adriatico e Mediterraneo: progettazione delle stazioni di Padova e Venezia Mestre 
  • Corridoio Reno - Alpi: progettazione delle stazioni di Milano Greco Pirelli, Monza e Seregno 
  • Corridoio Scandinavo - Mediterraneo: progettazione delle stazioni di Verona Porta Nuova, Pesaro e Cattolica S. Giovanni Gabicce

Needs addressed by the Action

La progettazione degli interventi risponde alle esigenze conseguenti all’incremento dell’offerta di trasporto su ferro, in particolare sulle linee Alta Velocità. Si rende pertanto necessario favorire l’integrazione delle stazioni ferroviarie come nodo di interscambio anche per la mobilità urbana. Ulteriori esigenze derivano dal previsto incremento passeggeri in occasione di futuri eventi come le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che interesseranno le stazioni di Venezia Mestre, Padova, Verona, Milano Greco Pirelli, Monza e Seregno, e dalla necessità di adeguare le direttrici interessate dal traffico internazionale, come nel caso delle stazioni di Milano Greco Pirelli, Seregno, Monza.

Objectives and outputs

Si tratta di progetti di investimento finalizzati al potenziamento, allo sviluppo e alla riqualificazione funzionale di stazioni che hanno rilevanti ricadute sul territorio.

Nel dettaglio il progetto prevede: 

  • interventi sulle banchine con innalzamento dei marciapiedi allo standard h55 cm dal piano dei binari volti a migliorare l’accessibilità al treno; 
  • adeguamento sottopassi agli standard di interoperabilità;
  • interventi per il miglioramento dell’accessibilità dell’infrastruttura ferroviaria ai PRM in coerenza con l’art. 10 (2)(b)(v) del Regolamento CEF (installazione degli ascensori con conseguente abbattimento barriere architettoniche).

 

La programmazione 21-27 è stata istituita con Regolamento (UE) n. 1153/2021 del Parlamento e del Consiglio del 7 luglio 2021 – abrogativo dei Regolamenti (UE) n. 1316/2013 e (UE) n. 283/2014 – con l’obiettivo di accelerare gli investimenti nel settore delle reti transeuropee (trasporti, energia, digitale) e di stimolare gli investimenti sia pubblici che privati, realizzando maggiori sinergie e complementarità tra i settori che costituiscono le tre componenti del programma.

RFI partecipa al CEF 21-27 con i seguenti progetti:

Nell'ambito del più ampio progetto globale situato nella sezione transfrontaliera Torino-Lione, nel corridoio Mediterraneo della Core Network, l’obiettivo principale dell'Action è lo sviluppo della progettazione definitiva della tratta di accesso ferroviario dallo scalo di Orbassano al comune di Avigliana, che proseguirà in seguito fino alla galleria di base Torino-Lione. 

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea in variante di tracciato da Avigliana allo scalo di Orbassano, per una lunghezza complessiva di circa 24 km. I binari dello scalo merci di Orbassano saranno potenziati per consentire l'ingresso dei binari della nuova linea ferroviaria. Il tracciato si sviluppa in galleria al di sotto della Collina Morenica tra Avigliana e Orbassano (circa 14 km), cui segue un tratto in galleria artificiale (di circa 3 km) e un tratto allo scoperto di ingresso e attraversamento dello scalo merci di Orbassano situato nel terminal ferroviario-stradale. Successivamente, la nuova linea si congiungerà a quella attuale di accesso al nodo urbano di Torino (Nodo appartenente alla Core Network TEN-T). 

Il Coordinatore del progetto è RFI (che è anche mono-beneficiario).

Il budget complessivo è di 19,776 milioni di euro, co-finanziati al 50%.

La conclusione della fase progettuale unitamente alla relativa fase autorizzativa è prevista per il 30 Aprile 2025.

Obiettivi: l’Action (collegata a quella già co-finanziata dal CEF ed attualmente in corso "Sezione transfrontaliera del nuovo collegamento ferroviario Lione-Torino Mont Cenis Base Tunnel - TBM), garantirà il collegamento della nuova linea ferroviaria al core terminal ferroviario-stradale di Orbassano e aumenterà la capacità del nodo di Torino migliorando l'articolazione tra il traffico a lunga distanza e quello locale. 

Benefici: a lungo termine, si avrà un miglioramento nel trasferimento modale dalla strada alla ferrovia e l'interoperabilità nel sistema ferroviario. Di conseguenza, diminuiranno le emissioni di gas a effetto serra, la congestione stradale e gli incidenti stradali. Inoltre, ci sarà una riduzione del rumore grazie alla rimozione del traffico merci ferroviario dalle aree urbane abitate e dalle aree suburbane tra i comuni di Orbassano e Avigliana. La nuova linea permetterà anche di aumentare la concorrenza internazionale offrendo una modalità di trasporto più rapida, più conveniente, con una maggiore qualità del servizio tra Italia e Francia. 

L’intervento ricade nell’ambito del progetto globale “Linea di Accesso Sud alla Galleria di Base del Brennero”, il principale tratto transfrontaliero del corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete Core TEN-T. Si tratta di un percorso che parte da Fortezza e termina alla stazione di Ponte Gardena (lotto 1) per una lunghezza totale di circa 22,5 km. Si sviluppa quasi interamente attraverso due gallerie (gallerie Scaleres e Gardena), fatta eccezione per l'attraversamento del fiume Isarco che avviene in viadotto. 

L’intervento consiste nella realizzazione di parte del lotto 1 e, in particolare, di parte delle principali gallerie di Scaleres e Gardena (circa 5 km per entrambe le gallerie). Inoltre, si prevedono quattro gallerie costruttive, finestre di Forch e Albes (appartenenti alla galleria Scaleres), finestra di Funes e la Discenderia di Chiusa (appartenenti alla galleria Gardena) e i rispettivi ingressi. Infine, si realizzerà l'ingresso nord del tunnel Gardena. 

Il Coordinatore del progetto è RFI (che è anche mono-beneficiario).

Il budget complessivo è di 150 milioni di euro, co-finanziati al 50%.

La conclusione è prevista per il 31 Dicembre 2026.

Obiettivi: contribuire ad aumentare la qualità e quantità dell'offerta ferroviaria, considerando che l’attuale linea ferroviaria del Brennero ha ormai raggiunto un forte livello di saturazione e altrettanto forte è la pressione della collettività e dei governi locali per trasferire su ferro il traffico pesante che oggi si svolge prevalentemente su gomma lungo l’Autostrada del Brennero, con notevole impatto in termini di inquinamento atmosferico e acustico.

Benefici: a lungo termine il progetto consentirà la separazione del trasporto merci dal traffico passeggeri (servizi locali e a lunga percorrenza), con enormi vantaggi per i passeggeri. Il completamento del lotto 1 ridurrà anche l'impatto acustico causato dal traffico pesante ed il consumo energetico per la trazione elettrica del 40%, riducendo così anche le emissioni di CO2. Il progetto creerà le condizioni per un trasferimento modale dalla strada alla ferrovia. 

Il progetto prevede l'adeguamento della linea ferroviaria Firenze-Pisa appartenente al Corridoio Core della rete TEN-T “Scandinavo-Mediterraneo” e l'adeguamento della linea ferroviaria Udine-Cervignano appartenente al Corridoio Core Network “Baltico-Adriatico”.

Il Progetto contribuisce all'adeguamento dell'infrastruttura ferroviaria della Rete Centrale TEN-T per un trasporto merci efficiente ed economico, nonché alla mobilità militare a fini di formazione e difesa, consentendo così il duplice uso civile e di difesa della linea ferroviaria Firenze-Pisa (che collega il nodo di Firenze con il centro urbano di Pisa, i porti di Livorno e La Spezia) e la linea ferroviaria Udine-Cervignano (che collega il nodo di Udine con l'area urbana di Cervignano e i porti di Monfalcone e Trieste). L'adeguamento a 740 metri di lunghezza sarà realizzato nella stazione di Palmanova con l'estensione dei binari 1, 2, 3 e 4, e nella stazione di Pontedera con l'estensione del binario 4. Le regolazioni del sistema di sicurezza, di segnalamento e di trazione elettrica saranno effettuate in entrambe le stazioni.

Il Coordinatore del progetto è RFI (che è anche mono-beneficiario).

Il budget complessivo è di 7,750 milioni di euro, co-finanziati al 50%.

La conclusione è prevista per il 29 Febbraio 2024.

Obiettivi: effettuare interventi infrastrutturali, in linea con gli standard europei, per consentire la circolazione di treni con una lunghezza di 740 metri, come richiesto dal regolamento TEN-T 1328/2021 e in linea con il regolamento (UE) 2021/1328. Questo sarà raggiunto attraverso lavori rispettivamente nelle stazioni di Pontedera e Palmanova. 

Benefici: l’infrastruttura adeguata agli standard europei migliorerà congiuntamente la mobilità civile e militare all'interno dell'UE, rendendola compatibile anche per lo spostamento di attrezzature militari pesanti (dual use).

L'intervento ricade nel tratto ferroviario transfrontaliero Trieste-Divača, parte di due corridoi principali TEN-T (vale a dire il Mediterraneo e il Baltico-Adriatico). Il progetto globale è volto a garantire l'interoperabilità, un'adeguata capacità infrastrutturale, l'eliminazione delle strozzature e il passaggio dalla strada alla ferrovia in questo tratto TEN-T tra Italia e Slovenia. Attraverso una Commissione intergovernativa, l'Italia e la Slovenia hanno stabilito che il miglioramento dell'infrastruttura ferroviaria in questa sezione debba essere realizzato attraverso l'ammodernamento dell'infrastruttura esistente (l'opzione di realizzare una nuova linea ferroviaria è rinviata in uno scenario di medio lungo termine).

L’intervento prevede tre work packages: la riqualificazione della stazione di Villa Opicina (WP1); l'elaborazione del progetto esecutivo per la riqualificazione della stazione di Sežana e della linea ferroviaria tra Sežana e la frontiera con l'Italia (WP2); il coordinamento  tra i beneficiari dell'Action e gli stakeholders chiave (WP3). È prevista la collaborazione fra Rete Ferroviaria Italiana, Ministrstvo za Infrastrukturo e GEIE FERROVIA TRIESTE DIVAČA (department EEIG Railway Trieste-Divača).

Il Coordinatore del progetto è GEIE, mentre RFI è uno dei beneficiari.

Il budget complessivo di progetto è di 37,344 milioni di euro, co-finanziati al 50%. La quota di competenza RFI è 33, 314 milioni di euro, con un max grant amount di 16, 657 milioni di euro.

La conclusione è prevista per il 29 Giugno 2026.

Obiettivi: riqualificare la stazione di Villa Opicina secondo gli standard di interoperabilità e STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità) sulla rete centrale TEN-T; rimuovere il collo di bottiglia su questa linea ferroviaria e rendere più efficienti le operazioni nella stazione di Villa Opicina; completare la documentazione di progettazione esecutiva che consentirà l'inizio dei lavori di costruzione nella prossima fase del Progetto Globale.

Benefici: l'Action, attraverso il Progetto Globale, contribuirà a migliorare i parametri tecnici della linea ferroviaria b.c. IT/SI-Sežana, in particolare con velocità più elevate; garantirà la possibilità di utilizzare treni di 740 m di lunghezza per il trasporto merci; consentirà il raggiungimento degl standard di interoperabilità come richiesto dai regolamenti sulle STI.

Questo progetto intende continuare l’attuazione su scala europea del programma “TTR per una gestione intelligente della capacità”, con l'obiettivo di aumentare l'attrattiva e l'efficienza delle ferrovie internazionali, in modo da favorire l’aumento della competitività della ferrovia e della sua quota di mercato sul mercato europeo dei trasporti. 

Il Coordinatore del progetto è RNE, mentre RFI è uno dei beneficiari.

Il budget complessivo di progetto è di 147,812 milioni di euro, co-finanziati al 50%. La quota di competenza RFI è 12,600 milioni di euro, con un max grant amount di 6,300 milioni di euro.

La conclusione è prevista per il 31 Dicembre 2024.

Obiettivi: sostenere le parti coinvolte nell'attuazione delle attività connesse alle implementazioni IT definite  nell’ambito del programma “TTR ai fini di gestione intelligente della capacità ferroviaria”; adeguare i sistemi legacy dei Gestori dell’Infrastruttura per consentire lo scambio transfrontaliero di dati (così da facilitare la capacità di infrastruttura integrata e la gestione del traffico); sostenere i gestori dell'infrastruttura (IMs) e le imprese ferroviarie (RUs) nell'implementazione del sistema ferroviario e dei suoi sottosistemi e nel garantire la conformità alle STI TAF e TAP.

Benefici: il progetto consentirà, nel lungo termine, attraverso l'ottimale trasferimento dei dati e le automazioni generate, di riprogettare il processo di pianificazione e allocazione della capacità per offrire alle Imprese Ferroviarie un prodotto flessibile, efficiente e stabile assicurando che l’allocazione della capacità complessiva merci e passeggeri venga effettuata tenendo conto delle esigenze di tutti gli stakeholder, contemperando gli obblighi manutentivi del gestore. In ultimo, prevedendo una distribuzione ottimizzata della capacità attraverso modelli di medio-lungo termine (Strategia di Capacità e Modello di Capacità), offrirà la possibilità di richiedere tracce stabili e flessibili anche durante l’orario annuale.