Routing: Stoccolma/Oslo/Trelleborg-Malmö-Copenaghen-Amburgo-Innsbruck- Verona-La Spezia /Livorno Ancona /Taranto /Augusta / Palermo 
Membri: BaneNOR (Norvegia); Trafikverket (Svezia); Øresundsbro Konsortiet (Svezia-Danimarca); Banedanmark (Danimarca); DB Netz (Germania); ÖBB Infrastruktur (Austria); RFI (Italia)
Forma Giuridica: Associazione Internazionale di diritto austriaco
Sede legale: Vienna (Austria)
Sportello Unico: Francoforte (Germania)
Non dispone di ufficio permanente

Sito web: https://www.scanmedfreight.eu/

Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo rappresenta un asse cruciale per l’economia europea. Il Corridoio si snoda tra la Norvegia e la Svezia, nel nord, raggiungendo l’Italia a sud, passando per la Danimarca, la Germania e l’Austria. La superficie totale dei Paesi interessati è di circa 1,6 milioni di km2, corrispondenti a circa il 40% della superficie totale dell’Unione Europea (UE).

La lunghezza complessiva del corridoio è di 7.527 km. Considerando che al 1° gennaio 2022 la popolazione UE (+ Norvegia) contava 452.4 milioni di persone e nel 2021 il PIL europeo (Norvegia inclusa) si attestava a circa 15.000 miliardi di euro (fonte: Eurostat 2022), i paesi appartenenti allo ScanMed RFC rappresentano il 38,2% della popolazione UE (+ Norvegia) e producono il 47,4% del PIL europeo (Norvegia inclusa).

Tenendo conto della geografia delle relazioni commerciali tra i paesi coinvolti, il Corridoio può essere suddiviso in due macro-sezioni: quella settentrionale, che collega i paesi scandinavi con la Germania e con i principali mercati dell’Europa centrale, e quella meridionale che connette la Germania all’Italia via Brennero. I progetti infrastrutturali più rilevanti sono il Tunnel di Base del Brennero e il Fehmarn Belt Fixed Link (tunnel sottomarino) tra la Danimarca e la Germania.

I volumi complessivi di merci totali trasportate lungo il corridoio, dai dati ScanMed RFC (Studio di mercato 2015 e ScanMed & CNC Work Plan 2018) risultano essere pari a circa 70 milioni di tonnellate con una crescita prevista del 25% in 10 anni. Il “loading share” Italiano è del 23%, secondo solo a quello Tedesco (48%) e seguito da quello Austriaco (18%).

I volumi di merci trasportati attraverso il valico del Brennero lungo il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo sono i seguenti (Alpinfo 2019-2020):

 

2019

2020

Volumi Merci Totali Valico Brennero - Migliaia Tonnellate

53.700,80

51.024,50

Volumi Merci Ferroviari Valico Brennero - Migliaia Tonnellate

13.781,90

13.602,00

Modal share Valico Brennero - Percentuale

25,7%

26,7%

L’attenzione costante al mercato richiede un sempre più ampio coinvolgimento dei clienti finali della catena logistica. Il Corridoio Merci Scandinavo-Mediterraneo intende per questo semplificare l’accesso alla rete e ai servizi offerti alle imprese di trasporto e agli spedizionieri, in modo da rendere l’utilizzo della ferrovia sempre più facile e conveniente. A tal proposito l'offerta di capacità integrata Gestore - Terminale (TICO) è un prodotto importante, che da progetto pilota è diventato parte integrante dell’offerta commerciale del Corridoio coinvolgendo un numero crescente di terminali. L’offerta commerciale integrata è attualmente in fase di affinamento in considerazione dei riscontri espressi dalle imprese ferroviarie.

Nel 2020 si è conclusa la seconda fase dello studio preliminare Longer and Heavier Trains, finalizzata a stimare, per differenti orizzonti temporali, l’offerta di capacità da destinare alla circolazione di treni più lunghi e più pesanti tenendo conto dell’evoluzione del mercato e degli investimenti infrastrutturali attualmente previsti.

Un nuovo studio di mercato sui costi modali di trasporto è stato completato nel 2020 ed ha fornito un’analisi dei costi del trasporto ferroviario ed intermodale lungo specifiche relazioni di traffico al fine di identificare i cosiddetti key learnings per lo sviluppo ulteriore dell’offerta commerciale e un miglioramento della conoscenza del mercato in modo da favorire l’acquisizione di nuovi clienti.

Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo è stato il primo Corridoio merci europeo ad applicare su un caso reale l’International Contingency Management (ICM), cioè il processo internazionale di gestione delle emergenze condiviso tra tutti i gestori dell’infrastruttura europei in caso di interruzioni non pianificata della circolazione ferrovia internazionale. La procedura è stata applicata su un caso reale per la gestione dell’interruzione del traffico ferroviario occorsa su rete italiana lungo la linea di adduzione al Brennero nel mese di dicembre 2020. In questa circostanza, il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo ha organizzato le riunioni ICM nel corso delle quali i Gestori dell’Infrastruttura e i Corridoi coinvolti (RFI, ÖBB-I, DB Netz, SBB-I, Corridoio merci Baltico-Adriatico e Corridoio merci Reno-Alpi) hanno cooperato al fine di indentificare congiuntamente le migliori opzioni di re-instradamento del traffico coinvolto dall’interruzione e di concordare una strategia di comunicazione armonizzata nei confronti delle imprese ferroviarie.

Al fine di migliorare la competitività ed attrattività del trasporto merci internazionale sulla linea Monaco-Verona, a inizio 2020 è stata istituita, sotto l’egida del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, una Task Force coordinata da RFI, ÖBB-I e DB Netz finalizzata al miglioramento della gestione del traffico e all’ottimizzazione della gestione della capacità.

La Task Force ha avviato e completato la valutazione degli accordi europei (bilaterali e trilaterali) attualmente in vigore tra i tre gestori in tema di programmazione e gestione della circolazione e ha identificato azioni per un rapido aggiornamento ed estensione degli stessi che sono state testate nel corso del progetto pilota durante il 2021. In parallelo allo svolgimento della fase pilota, la Task Force ha previsto il coinvolgimento delle imprese ferroviarie per la successiva identificazione e implementazione di azioni di diretta responsabilità delle stesse.

La linea Monaco-Verona è un collegamento chiave del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo di cui il futuro tunnel di base del Brennero, che diventerà operativo nel 2026, costituirà un’infrastruttura strategica di primaria importanza per l’efficientamento del trasporto internazionale delle merci. Partendo dai risultati positivi raggiunti nell’ambito del progetto pilota, la Task Force dell’Asse del Brennero sta sviluppando azioni applicate alla sezione sud del Corridoio che, partendo dalla definizione di una nuova procedura di pianificazione ottimizzata a breve termine e dall’introduzione di un nuovo flusso di comunicazione tra le sale di controllo, hanno portato all’implementazione su base permanente di un sistema strutturato di monitoraggio periodico delle performance. 

Queste operazioni sono state eseguite in maniera complementare alle attività della cosiddetta Piattaforma del Corridoio del Brennero (BCP), organizzazione internazionale che vede il coinvolgimento di esperti finalizzata all’ elaborazione di proposte riguardati il miglioramento dell’infrastruttura, la gestione delle tracce ferroviarie, la movimentazione nei terminal, le questioni relative all’interoperabilità, alla logistica e all’impatto ambientale con prospettiva temporale successiva all’apertura del Tunnel di base del Brennero. Tale iniziativa rappresenta, come anche riconosciuto dalla Commissione Europea, un riferimento e una best practice per altri corridoi merci, relazioni chiave ed in generale per la rete ferroviaria europea.

In effetti, l’esperienza maturata ha suggerito l’adozione di un modello similare per il Fehmarn Belt Fixed Link, la cui operatività dovrebbe essere avviata nel corso del 2028. A tale proposto, si segnala che a settembre del 2022 ha avuto luogo una prima riunione del cosiddetto Fehmern Belt Forum, nuova piattaforma che riunisce tutte le parti interessate alla gestione ottimale dei lavori previsti per il suddetto progetto infrastrutturale: i Ministeri dei Trasporti di Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, le imprese ferroviarie DB Netz, BaneDanmark, Trafikverket e BaneNor, la società che si occupa di costruire l’opera - la Femern Belt AS; il consorzio del Ponte dell’Øresund, ScanMed CNC e ScanMed RFC, iporti, i terminali, e tutti gli altri stakeholder interessati. La prossima riunione, prevista per gennaio 2023, si occuperà di definire l’organizzazione del Forum che sarà modellata, appunto, sulla falsariga della BCP.

Un nuovo studio di trasporto sull’intero corridoio verrà sviluppato nel corso del 2023-2024, anche in preparazione dello studio generale di trasporto europeo che verrà eseguito nel 2025. Tale studio dovrà tenere in considerazione gli impatti negativi sulle previsioni di traffico derivanti dall’emergenza sanitaria del COVID-19 e prevedere, tra gli altri elementi, un’analisi che comprenda l’evoluzione del traffico merci ferroviario e stradale che originandosi dai porti italiani attraversa i valichi europei con particolare riferimento al Brennero.