L’AD di RFI Vera Fiorani e il Ministro del MIMS Enrico Giovannini in audizione al Senato
Il Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria di passeggeri e merci (DSMF) è stato al centro dell’audizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato a cui hanno partecipato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di Rete Ferroviaria Italiana, e Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Il DSMF, previsto nell’ambito delle riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha l’obiettivo di velocizzare l’iter di definizione e approvazione dei Contratti di Programma (CdP) 2022-2026 tra MIMS e RFI. I CdP illustrano le esigenze in materia di mobilità di passeggeri e merci, le attività previste per il rafforzamento della rete ferroviaria, individuano i criteri di valutazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale degli interventi e i necessari standard di sicurezza e di resilienza dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, anche in riferimento agli effetti dei cambiamenti climatici.
Da marzo 2022 i due nuovi CdP (Programmi Manutentivi e Investimenti di Sviluppo) saranno contrattualizzati e, dalle prime analisi, porteranno un’ingente mobilitazione di risorse: «circa 55 miliardi per il programma degli Investimenti di Sviluppo e 11 miliardi per i Programmi Manutentivi», ha spiegato Fiorani.
Sul fronte degli investimenti l’AD ha dichiarato che «il portafoglio degli investimenti di RFI si è incrementato, anche grazie all'impulso del PNRR e della manovra di bilancio, di 31,8 miliardi destinati principalmente all'estensione della rete ad alta velocità, la digitalizzazione, lo sviluppo tecnologico e dei sistemi regionali» e che «ci sono opere programmatiche da finanziare per 104,2 miliardi mentre le opere in corso sono state finanziate con 109,2 miliardi di euro», a conferma del ruolo fondamentale che RFI ha per il rilancio della mobilità italiana con la realizzazione e manutenzione di grandi opere strategiche.
A conclusione del suo intervento, Vera Fiorani ha parlato di una transizione verso l’utilizzo dell’idrogeno per la trazione dei treni da sperimentare su alcune linee non elettrificate di Abruzzo e Umbria tra Sulmona e Terni. «Abbiamo fatto un’analisi delle linee ferroviarie che oggi potrebbero avere una vocazione a transitare ad idrogeno ed è stata fatta una selezione, che oggi ha portato ad identificare circa 2mila chilometri di linea».
Dopo l’AD di RFI è stata la volta del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che ha ricordato come «i programmi di sviluppo e i progetti d'investimento illustrati nel documento programmatico sono finalizzati al miglioramento delle prestazioni e dell’accessibilità al servizio ferroviario. Tra le azioni che dobbiamo intraprendere ci sono la piena realizzazione dei corridoi europei Ten-T, il potenziamento e la messa in sicurezza della circolazione ferroviaria, l'aumento della resilienza alla crisi climatica e il potenziamento e l'estensione dell'alta velocità». Inoltre, ha sottolineato come nel PNRR sia stata «inserita la riforma del processo per il contratto di programma con RFI, che avrà un nuovo iter con una durata massima di otto mesi».