SALSOMAGGIORE TERME: la “ville d’eau” e la sua stazione in travertino bianco e rosa

Costruita in monumentale stile déco dall’architetto triestino Aldo Cervi, che si ispirò alla stazione centrale di Milano, e inaugurata il 21 aprile 1937, la stazione di Salsomaggiore Terme nacque in principio per servire il turismo d’élite fatto di re e nobili, divi del mondo dello spettacolo e ricchi industriali che frequentavano la località termale, nota come la "ville d’eau". Realizzata e rivestita totalmente in travertino bianco e rosa, la stazione è inoltre caratterizzata da grandi vetrate ad arco, presenti sulle facciate opposte d'ingresso e lato binari, mentre all'interno l'atrio è ricoperto da un'ampia volta a botte cassettonata. 

I vari ambienti presentano elementi decorativi liberty – di cui si occupò il pittore romano Giulio Rufa – relativi al tema dell'acqua e della storia locale, come le quattro lunette in alto nell’atrio che raccontano in chiave allegorica le varie epoche della città: da quella romana ai Farnese, fino alla Duchessa Maria Luigia D’Austria con la nascita della stazione termale e la scoperta degli effetti terapeutici delle acque termali. 

Capolinea della ferrovia Fidenza-Salsomaggiore Terme, la stazione si è trasformata in fermata nel 2015 quando il servizio sulla linea è diventato a spola. 

A distanza di 87 anni, la stazione mantiene intatta tutta la sua grandiosità e si inserisce armonicamente nel tessuto urbano della città termale, essendo un punto di accesso fondamentale per i turisti. Anche le strade e i percorsi pedonali intorno alla stazione sono stati progettati per facilitare il flusso dei passeggeri.