Routing: Swinoujscie/Gdynia-Katowice-Ostrava/Žilina-Bratislava/Vienna/Klagenfurt-Udine-Venezia/Trieste/Bologna/Ravenna/ Graz-Maribor-Lubiana-Capodistria/Trieste
Membri: PKP (Polonia); SŽCZ (Repubblica Ceca); ŽSR (Slovacchia); SŽ - Infrastruktura (Slovenia); ÖBB Infrastruktur (Austria); RFI (Italia);
Forma Giuridica: Gruppo Europeo di interesse Economico;
Sede legale, Ufficio permanente e Sportello Unico: Mestre (Italia)
Sito web: www.rfc5.eu
L’estensione geografica del Corridoio merci Baltico Adriatico copre una lunghezza totale di circa 5.200 km di linee ferroviarie che collegano il Mar Baltico al Mar Adriatico, connesse a circa 80 tra terminali multimodali e porti marittimi che servono bacini industriali come la Slesia, Ostrava, Vienna, Bratislava, il Veneto e Bologna.
Nel 2023 il PIL dei paesi attraversati dal Corridoio Baltico Adriatico ha raggiunto il valore di circa 3.900 miliardi di euro con una popolazione di circa 123 milioni di persone (Dati Eurostat 2024).
Secondo le stime più accreditate, la domanda di trasporto merci lungo quest’asse di traffico dovrebbe aumentare considerevolmente nei prossimi anni. I fattori principali sono la crescita del PIL degli Stati dell’ex “Patto di Varsavia”, l'opportunità di intercettare i traffici ferroviari con l’Asia, in particolare con la Cina, e la crescita dei porti marittimi legata alla crescita stimata del commercio mondiale.
In questo contesto il Corridoio merci Baltico-Adriatico deve affrontare le sfide che la modalità ferroviaria pone e che si caratterizzano come i fattori chiave di scelta modale per gli utilizzatori finali del trasporto: la frammentazione della catena logistica, la difficoltà a reperire le informazioni relative alla tracciabilità puntuale della merce e la scarsa affidabilità, che si riflettono sui livelli di puntualità con ampi margini di miglioramento.
L’approccio del Corridoio merci Baltico-Adriatico è sempre stato quello di posizionarsi come piattaforma al fine di favorire la cooperazione tra tutti gli operatori della catena logistica e agire come fornitore di Market intelligence. Inoltre, considerando il contesto generale in cui il Corridoio si è trovato ad operare e ragionando sulle esperienze pregresse, negli ultimi anni l’orientamento operativo è stato quello di puntare alle cosiddette “soft measures”, ovvero sperimentare progetti di piccole dimensioni, a costi relativamente bassi, ma con risultati immediatamente misurabili. I vantaggi di questo approccio, oltre ai minori costi, sono la possibilità di poter immediatamente applicare azioni correttive o, in caso di successo, di goderne subito, ponendosi come benchmark per altri Corridoi.
Attualmente è in corso l’aggiornamento dello studio sul mercato dei trasporti (TMS), realizzato inizialmente nel 2014 congiuntamente agli altri corridoi merci, allo scopo di analizzare i volumi di traffico merci e fornire raccomandazioni per lo sviluppo del mercato del trasporto merci su rotaia lungo il Corridoio. Lo studio dovrebbe concludersi nel primo semestre 2025.
Dall’orario 2021 il Corridoio merci Baltico-Adriatico ha registrato un sensibile miglioramento delle sue prestazioni in termini di richiesta di capacità ferroviaria. A partire dall’orario 2023 il rapporto tra il volume della capacità richiesta e offerta si è stabilizzato intorno ad un terzo. Anche i dati riguardanti i volumi di capacità pubblicata mostrano un andamento stabile dell’offerta (6.3mln/km per gli orari 2023-2025). Il GEIE ha mantenuto l’approccio orientato al cliente garantendo l’offerta di tracce “Extra Long Train” da/per il porto di Capodistria e il pilot di priorità di rerouting in caso di evento ICM (International Contingency Management) per i treni merci allocati dal Corridoio nei Paesi a Nord del Corridoio.
Sempre sul versante dell’offerta di capacità, il Corridoio merci Baltico-Adriatico è in grado di offrire delle tracce in corso d’orario che possono essere richieste fino a cinque giorni prima della partenza del treno (finestra oraria di gran lunga inferiore a quella minima prevista dal Regolamento Europeo: trenta giorni).
Questi ultimi sono alcuni esempi dell’approccio sopra descritto (soft measures), focalizzato sul miglioramento della qualità dei servizi forniti piuttosto che sulla quantità, sperimentando, per ogni orario ferroviario, un’offerta quanto più possibile market oriented rispondente alle esigenze di mercato.
Nel 2021 è stato inoltre completato un ampio studio di capacità con approccio innovativo, finalizzato allo sviluppo di un simulatore capace di progettare un’offerta di capacità ottimale per differenti scenari temporali e tenendo conto di tutti i fattori che influenzano la domanda, l’offerta e la gestione del traffico. Una sintesi dello studio è disponibile sul sito web del Corridoio Baltico Adriatico. In termini di affidabilità del trasporto, il Corridoio Baltico-Adriatico applica l’“Handbook for International Contingency Management (ICM)” che definisce le procedure da attuare in caso di incidenti che impattano sul traffico ferroviario internazionale al fine di ridurne al minimo gli effetti. In questo ambito, tra il 2022 ed il 2023, il Corridoio ha gestito diversi casi reali, coordinando teleconferenze tra i Gestori coinvolti.
Il 18 luglio 2024 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo (UE) 1679/2024. Secondo tale regolamento è innanzitutto previsto che il routing dei Corridoi merci coincida con quello dei nove corridoi multimodali denominati European Transport Corridor (ETC) di cui gli stessi Corridoi merci faranno parte. Si passerà pertanto nei prossimi mesi da undici a nove corridoi merci.
Inoltre, il nuovo regolamento affida ai Corridoi merci responsabilità piu ampie in termini di obiettivi di performance entro scadenze prestabilite. In particolare, la governance dei Corridoi merci sarà responsabile dell’adozione di tutte le misure necessarie per il raggiungimento dei target relativi ai tempi di transito alla frontiera (25 minuti) e di puntualità in arrivo (75 % dei treni in arrivo con ritardo compreso entro i 30 minuti).
Per quanto riguarda il nuovo routing, il Corridoio merci Baltico-Adriatico verrà esteso:
Il Corridoio merci Baltico-Adriatico già da fine 2022 ha avviato una stretta collaborazione con il Coordinatore Europeo del Core Network Corridor Baltico-Adriatico, e ora dell’ETC Baltic Sea-Adriatic Sea. L’intesa prevede alcuni incontri annuali, tra cui: due Forum per tematiche multimodali, un incontro dedicato al monitoraggio degli investimenti prioritari lungo il Corridoio (missing links e critical cross-border sections) e un incontro dedicato agli operatori di trasporto ferroviario merci, i porti e i terminali rail/road.
Rientrano nella strategia del Corridoio il miglioramento dell’offerta commerciale in risposta alle richieste specifiche del mercato, la riduzione dei tempi di sosta alla frontiera e il miglioramento della puntualità attraverso azioni concertate tra gestori ed imprese ferroviarie. Un’ altra area di miglioramento è quella relativa alle procedure di coordinamento delle interruzioni di capacità dovute ai lavori. In questo ambito, il Corridoio merci Baltico Adriatico ha promosso un coordinamento più stretto – attraverso il competente gruppo di lavoro TCR (Temporary Capacity Restriction) – tra Corridoi e Gestori, al fine di promuovere l’allineamento delle misure tra diversi Corridoi e fornire informazioni tempestive agli operatori, coinvolgendo il proprio Gruppo di consultazione delle imprese ferroviarie (RAG).
Infine, il Corridoio merci Baltico-Adriatico intende contribuire allo sviluppo di strumenti innovativi e moderni per la comunicazione e l’informazione tra i vari attori della catena logistica in particolare puntando sulla digitalizzazione e l’integrazione dei diversi sistemi informativi.