Routing: Swinoujscie/Gdynia-Katowice-Ostrava/Žilina-Bratislava/Vienna/Klagenfurt-Udine-Venezia/Trieste/Bologna/Ravenna/ Graz-Maribor-Lubiana-Capodistria/Trieste
Membri: PKP (Polonia); SŽCZ (Repubblica Ceca); ŽSR (Slovacchia); SŽ - Infrastruktura (Slovenia); ÖBB Infrastruktur (Austria); RFI (Italia);
Forma Giuridica: Gruppo Europeo di interesse Economico;
Sede legale, Ufficio permanente e Sportello Unico: Mestre (Italia)

Sito webwww.rfc5.eu

L’estensione geografica del Corridoio Baltico Adriatico copre una lunghezza totale di circa 5.200 km di linee ferroviarie che collegano il Mar Baltico al Mar Adriatico, connesse a circa 80 tra terminali multimodali e porti marittimi che servono bacini industriali come la Slesia, Ostrava, Vienna, Bratislava, il Veneto e Bologna.

Il PIL dei paesi attraversati dal Corridoio Baltico Adriatico è pari a circa 3.200 miliardi di euro (fonte Eurostat, 2021) con una popolazione di circa 125 milioni di persone.

Secondo le stime più accreditate, la domanda di trasporto merci lungo quest’asse di traffico dovrebbe aumentare considerevolmente nei prossimi anni. I fattori principali sono la crescita del PIL degli Stati dell’ex “Patto di Varsavia”, l'opportunità di intercettare i traffici ferroviari con l’Asia ed in particolare con la Cina e la crescita dei porti marittimi legata al commercio mondiale.

In questo contesto il Corridoio Baltico-Adriatico deve affrontare le sfide che la modalità ferroviaria pone e che si caratterizzano come i fattori chiave di scelta modale per gli utilizzatori finali del trasporto: la frammentazione della catena logistica, la difficoltà a reperire le informazioni relative alla tracciabilità puntuale della merce e la scarsa affidabilità, che si riflette su livelli di puntualità con ampi margini di miglioramento.

L’approccio del Corridoio Baltico-Adriatico è sempre stato quello di posizionarsi come piattaforma per favorire la cooperazione tra tutti gli operatori della catena logistica e agire come fornitore di Market intelligence. Inoltre, considerando il contesto in cui il Corridoio si è trovato ad operare e le ragionando sulle esperienze pregresse, negli ultimi anni l’orientamento operativo è stato quello di puntare alle cosiddette “soft measure”, ovvero a sperimentare progetti di piccole dimensioni, a costi relativamente bassi, ma con risultati immediatamente misurabili. I vantaggi di questo approccio, oltre ai minori costi, sono la possibilità di poter immediatamente applicare azioni correttive o, in caso di successo, di goderne subito, ponendosi come benchmark per altri Corridoi.

Nel corso del 2020 è stato aggiornato lo studio sul mercato dei trasporti (TMS), realizzato inizialmente nel 2014, allo scopo di analizzare i volumi di traffico merci e fornire raccomandazioni per lo sviluppo del mercato del trasporto merci su rotaia lungo il Corridoio.

Dal 2021 il Corridoio Merci Baltico-Adriatico ha registrato un sensibile miglioramento delle sue prestazioni in termini di richiesta di capacità ferroviaria. Il rapporto tra il volume della capacità richiesta e offerta infatti è aumentato rispetto all’anno precedente del 12 %, mentre la capacità richiesta in valore assoluto ha registrato un incremento del 28 %. Durante il 2021, inoltre, il GEIE ha continuato l’approccio orientato al cliente mantenendo, ad esempio, anche per l’orario di servizio 2022 e 2023, l’offerta di tracce “Extra Long Train” da/per il porto di Capodistria e sempre per l’orario 2023, due coppie di tracce “Extra Heavy Train” dal porto di Trieste e dall’interporto di Pordenone per Villach, consentendo la circolazione di treni pesanti (fino a 1800 t).

Sempre sul versante dell’offerta di capacità, il Corridoio Baltico-Adriatico è in grado di offrire delle tracce in corso d’ orario che possono essere richieste fino a 5 giorni prima della partenza del treno (la regola per la capacità cosiddetta a breve termine - capacità di riserva - prevista dal Regolamento Europeo è di almeno 30 giorni).

Infine, nel 2021 è stato completato un ampio studio di capacità con approccio innovativo finalizzato allo sviluppo di un simulatore capace di progettare un’offerta di capacità ottimale per differenti scenari temporali e tenendo conto di tutti i fattori che influenzano la domanda, l’offerta e la gestione del traffico.

I precedenti sono esempi dell’approccio decritto inizialmente (soft measure) e, in particolare, quello di focalizzarsi sulla qualità dell’offerta piuttosto che sulla quantità, sperimentando, per ogni orario ferroviario, una cosiddetta offerta premium analizzandone la risposta dal mercato.

In termini di affidabilità del trasporto, il Corridoio Baltico-Adriatico applica il “Handbook for International Contingency Management (ICM)” che definisce le procedure da attuare in caso di incidenti che impattano sul traffico ferroviario internazionale al fine di ridurne al minimo gli effetti. In questo ambito, il Corridoio ha organizzato simulazioni annuali, una delle quali, con la partecipazione delle Imprese Ferroviarie, ed ha inoltre gestito casi reali, coordinando teleconferenze tra i GI coinvolti. Nel 2022 il Corridoio ha elaborato un case study sulle regole di allocazione della capacità in caso di ICM su richiesta del Network degli Executive Board Europeo.

Inoltre, è stato introdotto un pilot che prevede, in caso di evento ICM nei Paesi a Nord del Corridoio, di offrire la priorità di re-routing ai treni che usano una traccia PaP.

I Membri del Corridoio hanno sottoscritto uno Strategy Paper con l’indicazione di ulteriori progetti prioritari e target di efficienza.

Rientrano nella futura strategia del Corridoio il miglioramento dell’offerta commerciale in risposta alle richieste specifiche del mercato e la riduzione dei tempi di sosta alla frontiera (nello specifico a Tarvisio) attraverso azioni concertate tra gestori ed imprese ferroviarie. Un’ altra area di miglioramento è quella relativa alle procedure di coordinamento delle interruzioni di capacità dovute ai lavori. Il Corridoio Baltico-Adriatico intende promuovere l’integrazione della catena logistica con un maggiore coinvolgimento delle Imprese Ferroviarie e dei Terminali in relazione alla gestione delle interruzioni e al miglioramento della puntualità avendo ottenuto ottimi risultati per quanto riguarda la qualità dei dati alla base delle statistiche.

Infine, il Corridoio Baltico-Adriatico intende contribuire allo sviluppo di strumenti innovativi e moderni per la comunicazione e l’informazione, in particolare puntando sulla digitalizzazione e l’integrazione dei diversi sistemi informativi.